Nemmeno il fascismo: M5s vuole togliere i fondi ai giornali della minoranza slovena
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Nemmeno il fascismo: M5s vuole togliere i fondi ai giornali della minoranza slovena

Nella furia di far chiudere i giornali i grillini vogliono tagliare anche i finanziamenti per i giornali della comunità slovena pubblicati in Italia

Il giornale della minoranza slovena in Italia
Il giornale della minoranza slovena in Italia
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21 Novembre 2018 - 18.48


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Da francescani che tutelavano gli ultimi (e le minoranze) a complici del razzismo e razzisti loro stessi che nella smania di distruggere hanno deciso di tagliare le ali anche alla minoranza slovena e attaccare quei diritti che solo pochi giorni fa erano stati ribaditi dal presidente Mattarella come valore costituzionale.

Tatjana Rojc, M5s vuole chiudere i giornali sloveni

“Faccio appello al Capo dello Stato: la minoranza linguistica slovena sta per essere imbavagliata e ammutolita, privata definitivamente dei suoi giornali che da oltre 70 anni raccontano la vita della nostra comunità”. Il grido di allarme “accorato” e “amareggiato” viene dalla senatrice del Pd ed esponente della minoranza linguistica slovena, Tatjana Rojc, che tra le migliaia di emendamenti alla legge di stabilità si è imbattuta in quello del deputato del M5S, Adriano Varrica, che per conto del suo gruppo ha proposto un articolo aggiuntivo, il 59 bis, che propone “l’abolizione del finanziamento pubblico all’editoria”.
Nel testo dell’emendamento, come riporta Rojc, “è prevista l’abrogazione di tutti i finanziamenti pubblici ai giornali della minoranza slovena e anche di altre minoranze”.
“Si tratta – ha aggiunto Rojc – di un mortale colpo alla libertà di espressione per una delle minoranze storiche dell’Italia. Solo il fascismo era arrivato a questo punto. Il M5S, con un attacco senza precedenti nella storia repubblicana, vuole decretare l’abolizione della minoranza linguistica slovena che attraverso la libera stampa mantiene la propria identità. Mi appello al presidente Mattarella che, non più tardi due giorni fa a Merano, ha riaffermato che la libertà di stampa e la tutela delle minoranze linguistiche sono due valori importanti sanciti dalla Costituzione e che il rapporto tra tutela delle minoranze e la libertà di stampa è un elemento importante della nostra Repubblica. Non è soltanto un diritto fondamentale, ma è anche un interesse generale della Repubblica l’esigenza di tutelare le minoranze, le culture, le identità e insieme la libertà di stampa che richiede anche sostegni dello Stato”.
“Se i grillini e la maggioranza gialloverde intende con un colpo di spugna eliminare le minoranze del nostro paese – ha concluso Rojc – hanno fatto male i loro conti. Le idee e la nostra identità non saranno certo cancellate da loro. Non ho dubbi che su questo la minoranza è pronta ad opporsi compatta con tutte le proprie forze, politiche e culturali”.
Rosato Serracchiani: il M5S sta mostrando il suo volto peggiore, cinico e intollerante

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“Siamo di fronte a un gravissimo attacco ai diritti delle minoranze linguistiche e alla libertà di stampa. Il M5S sta mostrando il suo volto peggiore, cinico e intollerante”. Lo denunciano i deputati del Pd Ettore Rosato e Debora Serracchiani, commentando l’emendamento alla legge di Stabilità presentato dal vicepresidente del gruppo M5S alla Camera Adriano Varrica, che taglia drasticamente i fondi per i giornali della comunità slovena pubblicati in Italia.
Per i parlamentari dem, “è assurdo e antidemocratico l’accanimento dei grillini, che vogliono far chiudere i giornali della minoranza slovena e delle altre minoranze linguistiche nazionali in base a logiche di appiattimento di tutte le voci, di silenziamento delle diversità tutelate dalla Costituzione, dalle leggi nazionali e regionali”.
“Ci appelliamo alla libera coscienza dei colleghi parlamentari – concludono Rosato e Serracchiani – affinché questo emendamento non sia accolto, e il nostro Paese non faccia pericolosi passi indietro, al tempo in cui la minoranza slovena non poteva leggere i suoi giornali e nemmeno parlare in pubblico la sua lingua”.

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Il senatore del Pd Roberto Rampi: qualcuno li fermi
Ho letto con preoccupazione, ma non con stupore, l’emendamento di un collega deputato della commissione Ambiente che produrrebbe un migliaio di disoccupati e la chiusura di centinaia di voci libere nella piccola stampa locale. Nella furia iconoclasta del metodo ‘vaffa’ ci lasciano le penne i lavoratori e la libertà di stampa. Qualcuno li fermi”.
Lo afferma il senatore del Pd Roberto Rampi della commissione Cultura a Palazzo Madama, commentando la notizia di un emendamento presentato da un parlamentare del Movimento Cinquestelle con cui si chiede “una riduzione del Fondo per l’editoria che porterebbe all’azzeramento del Fondo stesso e ad un migliaio di disoccupati”.

“Siamo di fronte a un gravissimo attacco ai diritti delle minoranze linguistiche e alla libertà di stampa. Il M5S sta mostrando il suo volto peggiore, cinico e intollerante”. Lo denunciano i deputati del Pd Ettore Rosato e Debora Serracchiani, commentando l’emendamento alla legge di Stabilità presentato dal vicepresidente del gruppo M5S alla Camera Adriano Varrica, che taglia drasticamente i fondi per i giornali della comunità slovena pubblicati in Italia.
Per i parlamentari dem, “è assurdo e antidemocratico l’accanimento dei grillini, che vogliono far chiudere i giornali della minoranza slovena e delle altre minoranze linguistiche nazionali in base a logiche di appiattimento di tutte le voci, di silenziamento delle diversità tutelate dalla Costituzione, dalle leggi nazionali e regionali”.
“Ci appelliamo alla libera coscienza dei colleghi parlamentari – concludono Rosato e Serracchiani – affinché questo emendamento non sia accolto, e il nostro Paese non faccia pericolosi passi indietro, al tempo in cui la minoranza slovena non poteva leggere i suoi giornali e nemmeno parlare in pubblico la sua lingua”.

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