Il Garante indaga sulla app della Casaleggio Associati e chiede chiarimenti alla Rousseau
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Il Garante indaga sulla app della Casaleggio Associati e chiede chiarimenti alla Rousseau

Secondo il whistleblower Marco Canestrari, ex dipendente della Casaleggio, l'app lanciata nel 2013 dall'associazione serviva a rubare dati agli utenti facebook

Davide Casaleggio
Davide Casaleggio
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16 Gennaio 2020 - 18.28


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La storia dell’app lanciata nel 2013 dalla Casaleggio Associati che avrebbe, secondo un ex dipendente di nome Marco Canestrari, rubato dati personali agli utenti facebook, non si è ancora conclusa. Nonostante la Casaleggio abbia smentito, il Garante per privacy ha inviato il 14 gennaio una lettera all’Associazione Movimento 5 Stelle e all’Associazione Rousseau in cui chiede “alla luce della vigente normativa in materia di protezione dei dati, di fornire proprie osservazioni” riguardo al contenuto delle segnalazioni pervenute.
“Il riscontro – si legge nella raccomandata firmata da Riccardo Acciai, direttore del Dipartimento libertà di manifestazione del pensiero e cyberbullismo dell’Authority – dovrà pervenire entro 15 giorni dal ricevimento della presente”.

Acciai ricorda inoltre che “la risposta deve provenire da un soggetto identificabile e che della veridicità delle dichiarazioni si risponde ai sensi dell’art. 168 del Codice in materia di protezione dei dati personali”.
Per il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi, che dopo la notizia di Linkiesta aveva scritto al Garante chiedendogli di intervenire, si tratta di “una buona notizia”.
“Non solo – commenta il parlamentare – l’istruttoria non viene archiviata, ma si chiedono a Rousseau informazioni in tempi stretti. È una cosa buona: per i giornalisti, che hanno lavorato su questa storia; per la politica, che ha dato risalto al caso; e per tutte quelle persone che, magari, potrebbero essere state profilate e nemmeno lo sanno”.

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