“Il voto a Bibbiano? Non ne dubitavo, sta in provincia di Reggio Emilia, una provincia rossa. Ma sono stata la prima ad andare e sarò l’ultima ad andare via”. Non ne dubitava Giorgia Meloni. Eppure, su Bibbiano lei e Salvini ci hanno costruito un’intera campagna elettorale. Hanno fatto gli avvoltoi su una storia dolorosa, hanno messo un intero paese sul loro altare sacrificale e nonostante tutto hanno perso.
Di più: sono stati umiliati, ricacciati indietro. Facile dare la colpa a una ‘provincia rossa’. Facile, e ipocrita. Improvvisamente non è più vero che il ‘popolo’ non ne può più della sinistra? D’un tratto gli emiliano-romagnoli sono irrimediabili zecche rosse e non più cittadini che vogliono essere liberati?
Oggi, per tutta la sinistra italiana, è il giorno della rivalsa. Oggi possiamo permetterci di sbeffeggiare chi sperava di ‘prendersi l’Emilia-Romagna’. E lo si fa su internet, dove spopola una Giorgia Meloni con un cartello in mano: “Nun è che me venite a riprendere?” chiede la paladina di Bibbiano. Che di Bibbiano, checché ne dica, non vorrà più sentire parlare.
Adesso dobbiamo dimostrare di avere buon cuore e non dobbiamo comportarci come loro. #recuperatelamelona #Meloni #bibbiano #Bibbianononsilega #fratelliditalia #perderefacrescere pic.twitter.com/uLwqRuNYzb
— Il Boldo (@il_Boldo) January 27, 2020
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