Oggi sul settimanale tedesco Die Zeit si legge che l’ex presidente del Consiglio Renzi “mira a riguadagnare finalmente visibilità e peso politico per la sua Italia Viva per uscire dall’abisso” del 3%, percentuale di cui – si ricorda ancora – è accreditato al suo partito”.
La crisi di governo in Italia, con le dimissioni di due ministre di Italia Viva annunciate ieri da Matteo Renzi “che ama chiamare con disprezzo ‘il professore'” Giuseppe Conte, “per far capire che il capo del governo non è dopotutto un politico”, “appare un atto di disperazione”.
“Anche le parole ammonitrici del presidente Sergio Mattarella non hanno potuto fermarlo”, aggiunge il settimanale. “Mattarella aveva fatto sapere di provare ‘sgomento e orrore’ di fronte alla crisi incombente, che non poteva in alcun modo essere trasmessa al ‘Paese reale’. Certo, Renzi è stato in prima pagina per settimane – e ora più che mai – ma questo non lo ha aiutato nei sondaggi. È isolato dagli altri partner della coalizione; il PD ha subito dichiarato la crisi del governo un ‘grave errore’, per il quale l’intero Paese potrebbe ora, in mezzo alla pandemia, ‘dover pagare un prezzo alto'”, aggiunge Die Zeit.
Mentre “‘Demolition Man’ Renzi mette sotto sopra Roma”. E’ il titolo dell’articolo che il Financial Times dedica alla crisi di governo in Italia, dopo il ritiro della delegazione di Italia Viva dal governo. “La crisi italiana minaccia di ostacolare il recovery plan di Bruxelles”, scrive il quotidiano finanziario della City, che in questi giorni ha seguito con attenzione gli sviluppi della situazione politica italiana.
Dopo aver spiegato che la “causa prossima” della crisi è proprio l’utilizzo del piano di ripresa della Ue, il Ft scrive: “La mossa di Renzi potrebbe essere stata pensata per rafforzare il potere di interdizione del suo piccolo partito e la sua stessa immagine personale, ma potrebbe facilmente ritorcersi contro di lui, mentre il Paese combatte la pandemia”.
“Il governo italiano va in crisi nel mezzo della pandemia”, è invece il titolo dell’articolo dell’edizione online del New York Times che dà conto della crisi. “La traballante coalizione tra gli impopolari populisti e l’establishment del centro-sinistra rischia l’implosione tra lotte di potere e dispute ideologiche sui fondi Ue”, scrive il quotidiano Usa, affermando che la “pandemia che ha devastatato il Paese” e la crisi “hanno sollevato dubbi sulla competenza della leadership e intensificato la lotta politica”. “L’Italia – prosegue il Nyt – si trova ora in un periodo di incertezza politica, ma che ora è molto più pericoloso a causa della pandemia”. Quanto al protagonista della crisi, Matteo Renzi, il quotidiano Usa ritiene che “la sua mossa, che nervosi leader politici hanno tentato di evitare nel corso della settimana, costringe il suo rivale, il primo ministro Giuseppe Conte, in una situazione difficoltosa”.
“Matteo Renzi ha messo in pratica la sua minaccia e, alla fine, ieri ha costretto alle dimissioni i due ministri del suo partito nel governo di coalizione italiano”. Scrive così Daniel Verdú su El País, secondo il quale così si “apre una crisi” che “porterà, con ogni probabilità, alle dimissioni del premier Giuseppe Conte”. Verdú scrive di un “momento delicatissimo e difficile da spiegare”.
“Le incognite sono molte – prosegue – E’ anche possibile che il primo ministro sia di nuovo nominato per la guida di un terzo esecutivo di questa stessa legislatura. Ma la situazione del Paese è di estrema fragilità e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dovrà ora cominciare un giro di consultazioni per trovare una via d’uscita”. Poi il parallelo con la Germania, che “per 15 anni ha avuto Angela Merkel cancelliere”, mentre “l’Italia ha visto passare sette premier e dieci governi”.
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