di Antonio Mazzolli
“All or nothing Juventus” è la serie targata Amazon che va a raccontare nel dettaglio una stagione di un club prescelto, in questo caso ha scelto i bianconeri, che sono la prima squadra italiana a sottostare a questo tipo di esperimento. Era già toccato a Manchester City e Tottenham in Inghilterra e al Bayern Monaco in Germania.
Gli otto episodi raccontano la scorsa stagione della Juventus, con alla guida il nuovo allenatore Andrea Pirlo. Si parte dalla pre-season, con tutte le difficoltà legate al Covid e al calciomercato: la stagione inizia in ritardo, ma la Juventus riesce a rinforzarzi con i vari McKennie, Chiesa e Morata.
La serie scende nei dettagli andando a indagare anche nel privato di alcuni giocatori, come Buffon, Bonucci e Chiellini: si viene a conoscenza delle loro famiglie, dei loro impegni e della vita che conducono fuori dal campo.
A scene che riprendono allenamenti e preparazione atletica se ne alternano altre nelle quali gli stessi protagonisti commentano l’andamento del percorso e i vari episodi verificatisi, a mo’ di reality show. L’obiettivo implicito è quello di portare lo spettatore ad essere più vicino al calciatore e mostrargli lati della vita di quest’ultimo che naturalmente non si possono conoscere osservandoli esclusivamente sui campi.
Dopo un inizio brillante, anche se senza una mancanza di continuità di risultati, la Juventus arriva a febbraio ancora dentro a tutte le competizioni. L’eliminazione dalla Champions fa crollare però tutto il castello di carta, riflettendo anche sul rendimento in campionato: la Juventus riesce però infine a qualificarsi per le prime quattro posizioni e a vincere due trofei, la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana.
All’interno del prodotto non mancano momenti inediti del “dietro le quinte” di cui nessuno era a conoscenza, se non i protagonisti diretti.
Cristiano Ronaldo in lacrime per l’esclusione della squadra dalla Champions League, dopo il duro confronto e la lite con Cuadrado nell’intervallo dello stesso match. O anche quei passaggi in cui si assiste ad un vero e proprio confronto generazionale tra il giovane Federico Chiesa e lo sportivamente anziano Gianluigi Buffon e si affronta il momento del definitivo addio alla Juventus del numero 1.
Anche Bonucci all’interno della serie gioca un ruolo cruciale: i suoi interventi a strigliare la squadra sono uno dei punti salienti della squadra.
Vengono mostrati poi inoltre i momenti di preparazione alle partite, lezioni di pura tattica da parte di mister Andrea Pirlo e la reazione del gruppo squadra nei momenti critici della stagione.
Centrale è anche la figura dei tifosi juventini di tutta Italia che, per la prima volta in All or Nothing, assumono un ruolo così importante. Ci viene raccontata la storia di una simpatica parrocchia torinese e della rivalità calcistica tra i due preti, uno tifoso del Toro e l’altro tifoso della Vecchia Signora, storia che fa da cornice della narrazione del Derby della Mole. Ma anche le vicende di un dolcissimo padre che per i trent’anni del figlio fa firmare da Buffon, suo idolo da sempre.
All or Nothing ha la rara capacità di raccontare un mondo cosi sfaccettato e complesso in modo semplice, diretto e che arrivi subito al cuore dei tifosi, cosa che può essere molto utile, in futuro, per far rivalutare il mondo del calcio anche ai non appassionati.