E’ l’opera che ha inaugurato la stagione del Teatro alla Scala di Milano il 7 dicembre 2016, la “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini, che Rai Cultura ripropone giovedì 20 ottobre alle 21.15 su Rai 5. Diretto da Riccardo Chailly, con la regia di Alvis Hermanis, il capolavoro è proposto nella prima versione che Puccini scrisse nel 1904 proprio per la Scala, grazie al lavoro che il Direttore Musicale del teatro ha compiuto con Gabriele Dotto e i musicologi di Ricordi, impegnati in un’attenta ricostruzione che tiene conto di diversi fattori storici e ambientali. Protagonisti Maria Josè Siri nel ruolo del titolo, Bryan Hymel in quello di Pinkerton, Carlos Alvarez come Sharpless e Annalisa Stroppa nei panni di Suzuki.
“Ora mi sono convinto che l’opera deve essere in due atti. Il dramma deve correre alla fine senza interruzioni, serrato, efficace, terribile. Sono certo di inchiodare il mio pubblico e di mandarlo via non scontento. E avremo allo stesso tempo un taglio nuovo di opera, bastante per tenere una serata”. Con queste parole Giacomo Puccini perorava di fronte a un recalcitrante Giulio Ricordi il taglio innovatore della nascente Madama Butterfly, la “tragedia giapponese” che stava componendo a partire dall’omonima pièce di David Belasco che aveva visto a Londra nel 1900 e che era a sua volta tratta da un racconto dell’americano John Luther Long.
La divisione in soli due atti rispondeva a un’esigenza di concentrazione drammatica che era evidentemente nello spirito del tempo del teatro musicale europeo: basti pensare agli atti unici di Strauss (Salome è del 1906, Elektra del 1909) che condividono con Butterfly la scabrosità dell’argomento e la drammatica morte in scena della protagonista. Puccini l’ebbe vinta e l’opera andò in scena in due atti al Teatro alla Scala il 17 febbraio 1904 con la direzione di Cleofonte Campanini e Rosina Storchio come Cio-Cio San.