Le mani della destra reazionaria sulla Rai? «Una nota di Palazzo Chigi riferisce di un incontro tra la presidente del Consiglio e l’Ad della Rai durante il quale è stata esaminata la situazione economico-finanziaria della Rai. Con una disinvoltura che lascia allibiti la stessa nota riporta che Giorgia Meloni e Carlo Fuortes torneranno a incontrarsi dopo l’approvazione del bilancio Rai».
In un comunicato l’Usigrai esprime le sue perplessità e sottolinea di ritenere «gravissimo che la Rai servizio pubblico sia sottoposta al diretto controllo dell’Esecutivo».
«Ci chiediamo a quale titolo la presidente del Consiglio abbia convocato l’Ad della Rai per parlare di bilancio – si legge nella nota del sindacato – l’azionista di riferimento dell’azienda è il ministero dell’Economia. La Rai è soggetta all’attività di indirizzo, vigilanza e controllo del Parlamento attraverso la commissione parlamentare di Vigilanza che, a distanza di oltre 5 mesi dalle elezioni, non si è ancora insediata. È gravissimo che in questa situazione di vacatio la presidente del Consiglio ponga sotto il suo diretto controllo l’attività dell’azienda di servizio pubblico radiotelevisivo – continua l’Usigrai – l’incontro di oggi è ben più che irrituale: è un fatto di una gravità senza precedenti che sancisce il commissariamento della Rai e la mette sotto il controllo del Governo.”
.”Quello che è accaduto oggi trasforma la Rai in tv di Stato: una modifica sostanziale della natura di servizio pubblico, come sancito dal contratto di servizio e dalle sentenze della Corte Costituzionale che dal lontano 1974 ha sempre ribadito la necessaria autonomia della Rai, da governi e partiti”, conclude l’esecutivo Usigrai.
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