“Report”, alle 21.20 su Rai 3: ecco le anticipazioni sulle inchieste di stasera

“Report”, in onda lunedì 24 aprile alle 21.20 su Rai 3. Si comincia con “Una rete elettrica per l’Europa” di Michele Buono, con la collaborazione Edoardo Garibaldi e Filippo Proietti.

“Report”, alle 21.20 su Rai 3: ecco le anticipazioni sulle inchieste di stasera
Sigfrido Ranucci
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24 Aprile 2023 - 16.22


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“Report”, in onda lunedì 24 aprile alle 21.20 su Rai 3. Si comincia con “Una rete elettrica per l’Europa” di Michele Buono, con la collaborazione Edoardo Garibaldi e Filippo Proietti. Se ci fosse una super rete elettrica europea, l’energia sarebbe conveniente, sicura e i suoi approvvigionamenti sarebbero stabili. Il dibattito si sviluppa, però, su uno solo degli ingredienti della decarbonizzazione: l’installazione di nuova capacità energetica da fonti rinnovabili.

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Non si parla di come far viaggiare l’energia tra i singoli Stati europei e di come accumularla. Se le rinnovabili sono energie non programmabili, mettendo insieme il vento dei paesi del nord e il sole dei paesi del sud, si potrebbe compensare questo effetto, rendendo il Vecchio continente un’unica grande centrale elettrica da fonti rinnovabili. Per far questo è necessario migliorare le infrastrutture su cui viaggia l’energia per non perdere quella prodotta in eccesso in alcuni momenti dell’anno.

Le tecnologie ci sono e le materie prime non potranno essere sottratte da nessun dittatore, ci vuole solo la volontà politica. L’Europa ha conosciuto la pace, dopo la creazione della Comunità del carbone e dell’acciaio. Potrebbe conoscere nuovamente un periodo di grande prosperità. La seconda inchiesta ha per titolo “Andate in pace”, di Danilo Procaccianti con la collaborazione di Goffredo De Pascale e Andrea Tornago. Una parrocchia cinquecentesca, in pieno centro storico, da anni è occupata abusivamente da una famiglia, una parte della quale ha scontato lì anche gli arresti domiciliari.

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Poi, il borbonico Cimitero monumentale delle 366 fosse, che è stato modificato, seppur vincolato dalla Soprintendenza. Prosegue, così, l’inchiesta di “Report” sulla gestione dei beni della Curia di Napoli, tra assenza di controlli, singolari attività imprenditoriali e cospicui lasciti, gestiti senza tenere conto delle volontà testamentarie, come è accaduto per il maestoso complesso immobiliare che domina la collina di Posillipo, lasciato alla Curia purché destinato a scopi di beneficenza, istruzione ed educazione, ma messo in vendita con il nulla osta dell’Arcivescovo Emerito di Napoli Crescenzio Sepe.

SI chiude con “Segnali divini” di Chiara De Luca e la collaborazione di Marzia Amico. L’Italia è nota come il paese dei mille campanili. Per la loro altezza e la posizione centrale dagli anni Duemila sono stati scelti per l’installazione di antenne telefoniche. L’ente ecclesiastico incassa un canone dalle aziende di telecomunicazioni. Questo comporterebbe l’uso del campanile per finalità commerciali e la perdita dell’esenzione fiscale dedicata agli immobili della chiesa destinati al culto. Come si sono comportate le diocesi italiane?

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