“Report”, in onda lunedì 24 aprile alle 21.20 su Rai 3. Si comincia con “Una rete elettrica per l’Europa” di Michele Buono, con la collaborazione Edoardo Garibaldi e Filippo Proietti. Se ci fosse una super rete elettrica europea, l’energia sarebbe conveniente, sicura e i suoi approvvigionamenti sarebbero stabili. Il dibattito si sviluppa, però, su uno solo degli ingredienti della decarbonizzazione: l’installazione di nuova capacità energetica da fonti rinnovabili.
Non si parla di come far viaggiare l’energia tra i singoli Stati europei e di come accumularla. Se le rinnovabili sono energie non programmabili, mettendo insieme il vento dei paesi del nord e il sole dei paesi del sud, si potrebbe compensare questo effetto, rendendo il Vecchio continente un’unica grande centrale elettrica da fonti rinnovabili. Per far questo è necessario migliorare le infrastrutture su cui viaggia l’energia per non perdere quella prodotta in eccesso in alcuni momenti dell’anno.
Le tecnologie ci sono e le materie prime non potranno essere sottratte da nessun dittatore, ci vuole solo la volontà politica. L’Europa ha conosciuto la pace, dopo la creazione della Comunità del carbone e dell’acciaio. Potrebbe conoscere nuovamente un periodo di grande prosperità. La seconda inchiesta ha per titolo “Andate in pace”, di Danilo Procaccianti con la collaborazione di Goffredo De Pascale e Andrea Tornago. Una parrocchia cinquecentesca, in pieno centro storico, da anni è occupata abusivamente da una famiglia, una parte della quale ha scontato lì anche gli arresti domiciliari.
Poi, il borbonico Cimitero monumentale delle 366 fosse, che è stato modificato, seppur vincolato dalla Soprintendenza. Prosegue, così, l’inchiesta di “Report” sulla gestione dei beni della Curia di Napoli, tra assenza di controlli, singolari attività imprenditoriali e cospicui lasciti, gestiti senza tenere conto delle volontà testamentarie, come è accaduto per il maestoso complesso immobiliare che domina la collina di Posillipo, lasciato alla Curia purché destinato a scopi di beneficenza, istruzione ed educazione, ma messo in vendita con il nulla osta dell’Arcivescovo Emerito di Napoli Crescenzio Sepe.
SI chiude con “Segnali divini” di Chiara De Luca e la collaborazione di Marzia Amico. L’Italia è nota come il paese dei mille campanili. Per la loro altezza e la posizione centrale dagli anni Duemila sono stati scelti per l’installazione di antenne telefoniche. L’ente ecclesiastico incassa un canone dalle aziende di telecomunicazioni. Questo comporterebbe l’uso del campanile per finalità commerciali e la perdita dell’esenzione fiscale dedicata agli immobili della chiesa destinati al culto. Come si sono comportate le diocesi italiane?