Ripulirsi con lo sport e con un attivismo che vuole far cancellare il caso Khashoggi, ossia il dissidente saudita ucciso e fatto a pezzi dagli scherani del principe ereditario saudita.
La riunione sulla crisi in Ucraina in programma il 5-6 agosto a Gedda è «un altro esempio degli sforzi dell’erede al trono saudita, Mohammed bin Salman, per posizionarsi come leader globale con influenza al di là della sua regione e per ritagliare un ruolo di mediatore per il regno».
Lo scrive il Nyt in vista dell’incontro fissato nella città costiera saudita.
Ricordando la partecipazione lo scorso maggio di Volodymyr Zelensky al vertice della Lega Araba, durante il quale il leader ucraino esortò le nazioni mediorientali a schierarsi con il suo paese contro la Russia criticando la loro riluttanza a prendere posizione, il Nyt – citando tre diplomatici stranieri nel regno – ha confermato che a Gedda sono stati invitati diversi Paesi, tra cui Ue, Stati Uniti, Brasile, Cina e India.
Come molti Paesi del Medio Oriente, l’Arabia Saudita mantiene stretti legami con la Russia. Mosca e Riad si coordinano costantemente sui prezzi dell’energia in quanto membri chiave del cartello Opec Plus degli esportatori di petrolio.
