Presentato alle “Notti Veneziane”, in occasione dell’80esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, e distribuito in sala da Fandango, il documentario “Le mie poesie non cambieranno il mondo”, un ritratto intimo, ironico e libero di Patrizia Cavalli realizzato da Annalena Benini e Francesco Piccolo, e prodotto da Fandango in collaborazione con Rai Documentari, è proposto venerdì 8 dicembre alle 23.15 su Rai 3.
Il filmato, disponibile anche su RaiPlay, racconta la storia di una donna totalmente libera, bisognosa di pubblico e di amicizia, bisognosa di giocare seriamente con la vita. La poetessa, o meglio poeta come preferiva essere chiamata, amata da Elsa Morante, incarna la modernità anche pop della poesia italiana contemporanea, l’amore per le parole e per la performance.
È una ragazza che scappa dalla provincia e dalle sue regole ordinarie per diventare, avanti e indietro nel tempo, regina di se stessa, con grande talento, innocenza e sense of humour. Il documentario restituisce allo spettatore la carnalità, la libertà e il calore delle poesie di Patrizia Cavalli, l’esperienza di un’autentica ispirazione poetica fondata sulla vita quotidiana, e il senso profondo di un’esistenza che rifiuta la banalità delle definizioni. Patrizia Cavalli è morta il 21 giugno 2022, durante la post-produzione di questo film, che custodisce la sua ultima testimonianza.
“Abbiamo voluto mostrare Patrizia Cavalli nella sua verità e intimità, e offrire al pubblico la possibilità di conoscerla davvero” spiegano i due scrittori e registi al loro esordio cinematografico – “Per incontrare Patrizia Cavalli bisogna passare del tempo nelle sue stanze, tra i suoi cappelli, i libri, le poltrone, il tavolo del soggiorno, la grande foto di Elsa Morante, nel posto in cui ha vissuto da quando ha iniziato a scrivere poesie, il posto che coincide con la sua scoperta del mondo e con la vita esteriore e anche interiore.
È stato un incontro tra amici, soprattutto all’inizio, quindi era giusto mostrarne anche il backstage, la costruzione del film, i cambi d’umore e di idea. Abbiamo seguito Patrizia Cavalli con fiducia e lei si è fidata di noi e ci ha offerto il suo sguardo sul mondo, sulla poesia, sull’amore, sul poker, sulla malattia. Le poesie, le canzoni, la gioia di discutere, il trionfo della gelosia.
L’abbiamo seguita nella sua generosità di offrire la verità su ogni cosa: la verità di un pensiero non conforme e la verità del desiderio di performance, di divertimento, che vince su tutto ed è un atto poetico. Tra i più grandi poeti italiani contemporanei, Cavalli, scomparsa nel giugno 2022, ha raccontato la vita e il mondo con la sua voce, noi l’abbiamo soltanto accompagnata”.