“TV7”, settimanale di approfondimento in onda venerdì 29 dicembre alle 23.30 su Rai 1, comincia con il servizio “Basta la salute”: si chiude un altro anno difficile per la sanità italiana e per i cittadini meno abbienti costretti a lunghe liste d’attesa per una tac o a viaggi della speranza soprattutto dal sud per patologie importanti. L’ultimo rapporto del Censis dice che è forte la sfiducia degli italiani che le cose migliorino, con la presa d’atto della fine delle promesse: per oltre il 75% è diventato più difficile accedere alle prestazioni nella propria regione per le attese troppo lunghe; al sud, il 77% dichiara di rivolgersi a strutture private pagando di tasca propria.
L’inviato di Tv7 è a San Giovanni in Fiore, paese di 15mila abitanti in Calabria, dove le conseguenze della progressiva dismissione dell’unico Ospedale esistente, che serve anche altri comuni della zona, ricadono su malati costretti anche a percorsi di sette ore in autobus per curarsi. La storia di un parto d’urgenza, nell’androne di casa, per mancanza di specialisti in ospedale.
In “Nomadi digitali” si parla di una fetta sempre più consistente di popolazione. Sono aumentati, non sono più giovanissimi e fanno lavori sempre più qualificati: sono i nomadi digitali, circa 55 milioni nel mondo secondo la piattaforma ‘Nomad list’. Una comunità di lavoratori itineranti, che separano il luogo di lavoro da dove scelgono di vivere. Creandosi uno stile di vita su misura, sostenibile per sé e in genere anche per l’ambiente. Un fenomeno anche italiano che ha per conseguenza un altro risvolto positivo: il ripopolamento dei piccoli borghi (se connessi). Le storie di chi sente di “aver trovato, dopo averlo a lungo cercato, l’equilibrio perfetto fra professione e benessere personale”.
Crescono, poi, i timori per un allargamento del conflitto a Gaza e Israele non riduce le operazioni militari nonostante gli sforzi della diplomazia. Ne parla il reportage “Terre martoriate” dalla guerra in Medioriente. Sul fronte israeliano restano aperte le ferite del massacro del 7 ottobre, come quelle dell’italiano Daniel Lanternari miracolosamente scampato con la sua famiglia all’attacco di Hamas. Mentre Gaza fa i conti con il numero di vittime, oltre 20 mila, più alto della sua storia e con una situazione umanitaria è sempre più allo stremo.
“Sfide americane”: una situazione senza precedenti, sul piano interno e su quello estero, per gli Stati Uniti nell’anno che verrà. La corsa presidenziale che vede ai blocchi di partenza, per ora, un presidente molto avanti negli anni e lo sfidante sotto processo e sotto inchiesta, acuisce la spaccatura nella società americana. Mentre Washington dovrà affrontare sfide impegnative sullo scacchiere internazionale tra il rischio di escalation con l’Iran nella guerra tra Israele e Hamas, il confronto con la Cina su Taiwan che si appresta al voto e lo stallo nella guerra in Ucraina. L’analisi di Fareed Zakaria.
E ancora, ventidue mesi senza tregua: in Ucraina cresce la stanchezza della guerra e si creano divisioni tra chi ha combattuto e chi ha scampato il fronte. Nel servizio “Lo stallo” le storie delle mogli dei soldati che protestano in piazza perché da due anni non vedono i mariti, il dolore delle madri che hanno perso i figli in battaglia, dei militari che non vogliono mollare.
Le prospettive sulla fine della guerra secondo gli analisti ucraini. E poi, “Non per coraggio ma per amore”, sulla storia di chi si impegna a aiutare gli animali in condizioni molto difficili. Arrivano dalle zone bombardate, recuperati tra le macerie delle case che non volevano abbandonare o terrorizzati dai rimbombi della guerra. Nelle campagne di Kiev, in Ucraina, c’è ‘Rifugio Italia’ dove Andrea Cisternino salva e assiste da anni centinaia di animali. Quando scoppia la guerra la Farnesina gli chiede di rientrare, ma lui rifiuta per non abbandonare i suoi animali. Erano circa 400 quelli nel rifugio. Da allora alcuni sono morti di infarto per la paura.
“Non di sole luci” si sofferma, invece, sul luccichio della Ville lumiere addobbata a feste e sulle disuguaglianze sociali delle sue banlieue. Un racconto della Francia e dei francesi che si affacciano al 2024, l’anno delle Olimpiadi di Parigi, con poco ottimismo e molte preoccupazioni. Nonostante l’economia abbia ripreso bene, i francesi si sentono più poveri e almeno un quarto della popolazione ha scontato nel 2023 gravi problemi economici.
La tragedia di Derna, città del nord della Libia investita a settembre dall’uragano Daniel nel reportage “Ritorno in Cirenaica”, dopo la distruzione provocata dall’onda dello tsunami, scatenato dal crollo di due dighe. I morti e i dispersi sono stati migliaia, tra loro anche due cittadine italiane. L’inviata del Tg1 è tornata sul luogo del disastro.
Con “Un robot per amico” si va in Giappone, nei laboratori del professor Hishiguro, dove “vivono” tre diversi tipi di robot umanoidi. Alcuni stanno per essere potenziati con l’intelligenza artificiale generativa, altri studiano invece solo la comunicazione non verbale e servono a sviluppare l’empatia. Presto infatti, in Giappone, dove l’età media è molto elevata, gli anziani avranno in casa dei robot da compagnia con cui fare conversazioni sofisticate.
“A sei anni ascoltai per caso un cd con ‘La donna è mobile’ di Giuseppe Verdi e presi la decisione di cantare”: Francesca Mannino, soprano di grande talento, si racconta nel servizio “Vocazione da soprano”. E denuncia: “Troppi pregiudizi verso un’artista non vedente, nell’ambiente artistico mi sono trovata più volte in situazioni al limite della discriminazione”.
In “Come eravamo” da Tv7 del ’69, infine, il racconto del veglione per la notte di San Silvestro all’Hotel Excelsior di Roma e la rivalità tra due maghi che si lanciano nelle previsioni più improbabili per l’anno che verrà.
