Ieri, 2 maggio, è stato festeggiato il World Password Day, la Giornata internazionale delle Password, istituita nel 2013 da Intel Security e celebrata ogni anno il primo giovedì del mese di maggio. Così ogni anno si ripresenta la classifica delle password più gettonate e, anche in questa occasione, non ci sono eccezioni: a livello mondiale la più usata è ancora “123457”, seguita da “admin” e “12345678”. Tutte password che come segnala la società tecnologica NordPass, autrice dell’analisi annuale, riferita al 2023, possono essere decifrate in meno di un secondo.
Inoltre, secondo i dati dell’azienda di cybersecurity Kaspersky, negli ultimi mesi a livello globale, quasi otto piccole e medie imprese su dieci (76% delle intervistate) sono cadute sotto i colpi degli hacker spesso a causa di password deboli e ripetute. Il 34% delle Pmi ha riportato fughe di dati riservati, il 23% danni alla reputazione e il 20% perdita di fiducia dei clienti. Circa il 9% ha dovuto sospendere le proprie attività.
Per gli esperti del Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, alle password resta poco da dire: la biometria, ossia la scansione di polpastrelli e del viso, su smartphone, tablet ma anche computer, è l’unica via percorribile per difendere i dati dai criminali informatici, i cosiddetti hacker.
Un altro strumento utile per proteggere le proprie password è l’autenticazione multi-fattore, che richiede una doppia validazione per accedere ai propri account digitali. Un esempio è la ricezione di un codice temporaneo che arriva sul proprio numero di cellulare e che può essere prelevato da un’app, come Authenticator, oppure via Sms. Si possono, inoltre, utilizzare password manager, ovvero software appositamente sviluppati da agenzie di sicurezza informatica per archiviare in modo sicuro le password e auto-compilarle quando necessario.