La storia di Salvatore Aversa e Lucia Precenzano, uccisi con quindici colpi di pistola la sera del 4 gennaio 1992 a Lamezia Terme: la racconta la prima puntata della nuova edizione di “Cose Nostre”, il programma con Emilia Brandi dedicato alle donne e agli uomini che si sono opposti alla violenza cieca delle mafie, in onda lunedì 6 maggio alle 23.25 su Rai 1.
Quello a Salvatore e Lucia è un agguato in pieno stile mafioso, in mezzo alla gente e tra le luci dei giorni di festa nel centro della città. Ma se la mano della ‘ndrangheta è apparsa subito evidente, per anni le indagini per l’omicidio dei coniugi Aversa hanno seguito una falsa pista e ancora oggi non tutti gli aspetti di questa tragica vicenda sono stati chiariti. I processi hanno portato alla condanna di due killer “in trasferta” della Sacra Corona Unita e di alcuni boss delle cosche di Lamezia e San Luca, ma non hanno individuato un preciso movente.
Quel che è certo, invece, è che il sovrintendente Aversa era uno sbirro “vecchio stampo”, onesto e coraggioso, come raccontano nella puntata il figlio Walter, il suo più stretto collega dell’epoca, Antonino Surace, e il giornalista Gianfranco Manfredi. Non a caso, infatti, il “maresciallo” Aversa, come lo chiamavano tutti, è stato il primo a scoperchiare le connivenze tra politica e criminalità organizzata nella sua città.
“Cose Nostre” è un programma di Emilia Brandi, regia di Raffaele Maiolino. Scritto con Alessandro Chiappetta, Beniamino Daniele, Carlo Durante, Federico Lodoli, Sergio Leszczynski.