Reuters Institute: cresce il timore per la libertà di stampa sotto il governo Meloni

Il documento pubblicato è stato scritto da una giornalista italiana, Marina Adami. L’articolo muove da un dato già molto conosciuto: l'Italia è al 46esimo posto su 180 paesi nel rapporto sulla libertà d'informazione.

Reuters Institute: cresce il timore per la libertà di stampa sotto il governo Meloni
In foto Antonio Scurati
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

15 Ottobre 2024 - 23.30


ATF AMP

È un organismo indipendente il Reuters Institute for the Study of Journalism dell’università di Oxford a ritenere che con il governo di destra guidato da Giorgia Meloni stia crescendo in Italia i timore che la libertà di stampa sia in declino. Il più autorevole centro studi europeo sul giornalismo segnala l’aumento delle interferenze politiche nei confronti dell’ azienda pubblica televisiva, la Rai, e una pressione  sui giornali dell’ opposizione.

Top Right AMP

Questo viene fatto anche attraverso le minacce che vengono rivolte ai singoli cronisti. L‘istituto di Oxford esprime questo giudizio sulla base di due rapporti indipendenti e anche in base a dati statistici e testimonianze.
Il report pubblicato è stato scritto da una giornalista italiana, Marina Adami, che ha svolto il suo lavoro per molti anni a Bruxelles e a Londra, collaborando con varie testate locali.
L’articolo muove da un dato già molto conosciuto e discusso nel nostro Paese: l ‘Italia si trova al 46esimo posto su 180 paesi nel Press Freedom Index, cioè l’ indice che stabilisce la  libertà di stampa a livello internazionale che viene pubblicato dall’organizzazione Reporters Without Borders.
Nell’ articolo si sottolinea come “L’ Italia ha ancora un’informazione variegata ed è un Paese relativamente sicuro per i giornalisti, ma  ci sono segnali di un potenziale arretramento democratico spronato da iniziative di governo che potrebbero creare un futuro meno pluralistico per i media nazionali”.

Sempre nell’ articolo sono citati molti recenti atti che dimostrano la tendenza alla libertà di informazione in Italia: la censura del monologo sul fascismo di Antonio Scurati, le dimissioni di Carlo Fuortes , l’ amministratore delegato della Rai, per il suo rifiuto di accettare nomine imposte dalla politica, l’aumento delle cause per diffamazione contro giornalisti e le intimidazioni verso giornalisti come Roberto Saviano.

Dynamic 1 AMP

L’articolo riporta poi alcuni pareri di giornalisti italiani che sono stati interpellati sull’ argomento: Gianni Riotta sostiene che: “La destra italiana sogna di rovesciare la presunta egemonia culturale della sinistra, un falso mito in un Paese governato per mezzo secolo dalla Democrazia Cristiana e per vent’anni da Silvio Berlusconi. Non credo che siamo di fronte a un piano segreto o un’agenda nascosta da parte del governo, ma assistiamo al crescente indebolimento dei media tradizionali e alla diffusione della disinformazione online. È grave quando i cliché sulla Russia, sulla pandemia, sull’Ucraina, vengono riecheggiati dal governo”.

FloorAD AMP
Exit mobile version