Anonymous mette le mani nei file della polizia

Il gruppo di hacker è riuscito a entrare nell'archivio della polizia di Stato e ha tirato fuori 1,5 gb di documenti. Tra cui quelli su Tav e Luca Abbà.

Anonymous mette le mani nei file della polizia
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23 Ottobre 2012 - 12.23


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“Da settimane ci divertiamo a curiosare nei vostri server, nelle vostre e-mail, i vostri portali, documenti, verbali e molto altro. Siamo in possesso di una notevole mole di materiale: ad esempio documenti sui sistemi di intercettazioni, tabulati, microspie di ultima generazione, attività sotto copertura; file riguardanti i Notav e i dissidenti; varie circolari ma anche numerose mail, alcune delle quali dimostrano la vostra disonestà (ad esempio una comunicazione in cui vi viene spiegato come appropriarvi dell’arma sequestrata ad un uomo straniero senza incorrere nel reato di ricettazione). Il livello di sicurezza dei vostri sistemi, al contrario di quanto pensassimo, è davvero scadente, e noi ne approfittiamo per prenderci la nostra vendetta”.

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Il gruppo di hacker che va sotto il nome di Anonymous questa volta ha attaccato i server della polizia di Stato, e a quanto pare sono stati messi a disposizione numerosi documenti, utilizzando quindi il sistema di Wikileaks, già avviato con la pubblicazione dei dati sull’Ilva di Taranto.

[url”Qui”]http://par-anoia.net/assessment/it/sample/[/url] è possibile scaricare alcuni dei materiali tirati fuori da Anonymous, ci sono comunicazioni interne sulle manifestazioni dei No Tav, questioni che riguardano l’espulsione degli stranieri, e varie altre questioni.

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Gli Anonymous rinfacciano alla polizia “la vostra disonestà” e chiedono any problem, officer? “qualche problema polizotto?”, come nel famoso film.

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