E’ morto a 29 anni un giovane operaio dell’Ilva di Taranto, Claudio Marsella. Era in forze al reparto Mof (Movimento ferroviario)ed è rimasto
schiacciato durante le operazioni di aggancio della motrice ai
vagoni, riportando lesioni al torace e la frattura del femore.
A soccorrerlo isono stati alcuni
colleghi. Le sue condizioni erano già molto gravi all’arrivo
dell’ambulanza del 118, che ha trasportato l’operaio in
ospedale.
I sindacati hanno espresso cordoglio e immediatamente proclamato uno sciopero. A breve incontreranno i vertici aziendali.
L’Ilva ha comunque annunciato che avrebbe sospeso la produzione. L’azienda ha espresso “profondo cordoglio”, dicendo che sono in corso accertamenti e che la famiglia è stata immediatamente informata.
Le polemiche si sono scatenate subito dopo la diffusione della notizia. “E’
l’ennesima giovanissima vittima di un sistema produttivo che
considera il lavoro un costo e gli operai carne da macello – ha detto il portavoce della federazione della sinistra, Paolo Ferrero – Nell’esprimere le condoglianze alla famiglia voglio denunciare una volta di più un sistema
produttivo che oramai è basato sul ricatto e sulla paura. La famiglia Riva, invece di cercare il modo per
mettere in cassaforte i profitti degli anni scorsi, spenda
quello che deve per ristrutturare lo stabilimento e renderlo
sicuro per i lavoratori e per i cittadini. Anche per questo –
conclude – raccogliamo le firme per abolire l’articolo 8 e
ripristinare l’articolo 18″.