Cgil: "No alla violenza". Sciopero riuscito

Adesione al 50%, migliaia in piazza. Tutti condannano la violenza, ma riconoscono: "Il paese è allo stremo". Grillo figlio dei fiori: "Poliziotto, abbraccia chi manifesta".

Cgil: "No alla violenza". Sciopero riuscito
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14 Novembre 2012 - 21.30


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Lo sciopero europeo non è stato solo un annuncio: sono tantissimi i lavoratori che hanno risposto convinti all’idea di saltare un giorno di lavoro per protestare contro i tagli e contro la Spending review, contro le nuove norme sul lavoro e in generale contro l’idea di una risposta alla crisi che non colpisce al cuore il problema ma fa pagare il prezzo (carissimo) ai lavoratori.

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La parte da leone in questa giornata di sciopero europeo la facevano gli insegnanti e gli studenti, quel mondo della scuola e della cultura del paese che chiede di avere più finanziamenti invece dell’assurda richiesta di lavorare di più a stipendio invariato, come di continuare a subire i pesanti tagli dell’amministrazione pubblica.

Cortei gonfi di persone, spesso giovanissime, in molte città dove già da qualche giorno sono iniziate le occupazioni delle scuole superiori. E a Roma, come a Torino, Milano, Padova, Brescia si sono verificati anche scontri piuttosto violenti tra i manifestanti e le forze dell’ordine. La polizia ha fatto vedere il muso duro, ordinando cariche anche quando era del tutto sconsigliato, mentre i video e le foto postate sul web hanno mostrato immagini terrificanti: ragazzini colpiti dalla polizia in faccia con i manganelli, cariche, lacrimogeni sparati sul Lungotevere di Roma. Panico tra i ragazzi, soprattutto i più giovani che erano alla prima manifestazione. Certamente alcune componenti del corteo hanno risposto con sassaiole, la polizia ha denunciato (a Roma) di aver trovato uno zaino con “armi da guerriglia”. Fatto sta che le forze dell’ordine hanno deciso di rispondere senza complimenti: un modo per cercare di bloccare sul nascere un’onda di malcontento dovuta alla disoccupazione crescente, all’aumento delle tasse e dei balzelli, ai tagli sempre più indiscriminati che agli occhi della gente non faranno uscire il paese dalla paralisi in cui è finito.

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Dunque, nonostante da parte di tutte le forze politiche e dalla Cgil compresa sono arrivate parole molto dure contro la “violenza di piazza che danneggia chi lavora”, sono anche moltissime le dichiarazioni di chi dice: “Oggi abbiamo visto il malessere del paese, il governo faccia qualcosa”. In una nota la Cgil ”condanna, con estrema
fermezza e massima intransigenza, tutti gli episodi di violenza
che si sono registrati oggi in alcune città italiane, ed
esprime piena solidarietà a tutti coloro che hanno subito
aggressioni ed attacchi”, che detta così non si capisce bene se è rivolta alla polizia o ai manifestanti. Ma è detta così apposta. Più avanti si intende che , comunque, il sindacato condanna i manifestanti che hanno partecipato ai disordini: “l’unico obiettivo di questi atti
inaccettabili – si legge nella nota – è di oscurare le legittime rivendicazioni di migliaia di lavoratori che hanno protestato pacificamente”. “Purtroppo gli incidenti e
l’esercizio della violenza oscurano motivazioni e libere
espressioni di dissenso e protesta che hanno un loro fondamento
e fa notizia solo l’incidente – ha detto il segretario del Pd Pierluigi Bersani – Cerchiamo invece di mettere l’orecchio alle ragioni dei lavoratori e degli studenti”. E anche la segretaria della Cgil Susanna Camusso bolla l’anno che sta per compiersi del governo Monti come “un anno di disastri”, “In questa stagione così difficile in cui cresce la disperazione ciò che un sindacato deve fare è dare un messaggio di possibilità alle persone, di non rassegnarsi. L’austerità sta strangolando il lavoro”.

Se il governatore della Regione Piemonte Cota esprime solidarietà – come molti esponenti della destra – alle forze dell’ordine, e in particolare a un agente che è stato ferito in modo abbastanza serio, ricorda però di essere “preoccupato anche io dalla crisi, dalla violenza però non può venire niente di buono”; c’è Rosi Bindi del Pd che dice “le manifestazioni non mi stupiscono, sappiamo che c’è una grande sofferenza nel paese”. Sul suo blog Grillo si rivolge al “soldato blu” e lo invita a un “gesto rivoluzionario”: “”Polizia, chi stai difendendo? Chi e’ colui che colpisci a
terra? Un ragazzo, uno studente, un operaio?”, scrive Grillo.
”E’ un italiano, un’italiana come te, e’ tuo fratello. E’ tua
sorella, qualche volta, come ieri per gli operai del Sulcis, un
padre che ha sputato sangue per farti studiare”.

Gli identificati a Roma sono stati ben 144, 50 i fermi tre gli arresti. Migliaia le persone in piazza in tutta Italia da Genova a Bari. E secondo la Cgil lo sciopero è andato benissimo con un’adesione al 50% in media.

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