In manette il capo dei girati

"Sono Antonio Mennetta", le prime parole agli agenti che hanno circondato una villetta di Scafati, dove era nascosto. Considerato uno dei 5 più pericolosi nella faida di Scampia.

In manette il capo dei girati
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4 Gennaio 2013 - 09.09


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E’ finito in manette all’alba Antonio Mennetta, 28 anni, nonostante la sua giovane età considerato dal Viminale uno dei cinque latitanti più pericolosi nella faida che insanguina da anni Scampia.

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Della faida si sa quasi tutti: a contrapporsi sono le famiglie Vanella-Grassi ( a cui appartiene Mennetta)contro la famiglia Abete-Abbinate. Girati contro scissionisti.

L’uomo è stato arrestato all’alba, intorno alle tre di notte, in un vero e proprio blitz. Era nascosto in una villetta di Scafati, al confine delle province tra Napoli e Salerno. Una ventina di agenti della Squadra
catturandi della Questura di Napoli e del Servizio centrale
operativo (Sco) hanno circondato la villetta: c’era il serio rischio che Mennetta si dessea lla fuga. Ma alla fine, quando ha capito che non c’era più nulla da fare, si è arreso. “Sono Antonio Mennetta”, ha detto agli agenti che lo hanno arrestato.

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Le indagini sulla faida di Scampia hanno subito una decisiva accelerazone dopo dopo l’omicidio di Pasquale Romano, detto Lino, il 29enne ucciso per
errore ad ottobre scorso. Si svolse a Napoli un vertice delle forze
dell’ordine nell’ambito del quale si decise il rafforzamento del
controllo del territorio insieme al Dac nelle zone di Scampia e dello
smercio di droga e nel corso del quale furono inoltre individuati
cinque latitanti legati alla faida: Marco Di Lauro, Mariano Abete,
Mariano Riccio, Rosario Guarino, e lo stesso Mennetta. Nei mesi scorsi
sono stati catturati Abete e Guarino (detto Joe Banana), mentre Di Lauro e Riccio sono
ancora latitanti.

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