Perché Carolina, di soli quattordici anni, abbia deciso di buttarsi dalla finestra nella notte tra venerdì e sabato scorsi sopo una festa tra amici, durante la quale – hanno detto alcuni suoi coetanei – sono girate “voci assurde” su di lei. Carolina era bella, spigliata, ma qualcosa di pensate, certamente solo degli scherzi, ma degli scherzi cattivi sembrano abbiano avuto la meglio su di lei. E per questo avrebbe deciso di suicidarsi. “Voci assurde” dicono i suoi amici che stamattina l’hanno ricordata con un minuto di silenzio in tutte le scuole della città, che sarebbero girate soprattutto sui social network, ora grandi accusati per il male che fanno ai più fragili.
Mentre i social network mostrano sempre di più la loro doppia anima: se da un lato è proprio grazie all’hashtag lanciato dagli amici su twitter #RIPCarolina che quest storia è venuta alla luce, dimostrando la rabbia dei suoi amici di fornte al gesto della ragazza, dall’altro al nome “Carolina Picchio” su Facebook, già si sono creati una serie di profili fantoccio per attirare persone.
Cosa abbia davvero spinto Carolina giù da quel balcone è difficile capirlo: i genitori separati da poco, un cambio di scuola, il difficile passaggio da bambina a donna. Molto complesso, troppo per semplificare. Forse anche epr questo la famiglia non ha apprezzato il clamore della stampa intorno al suicidio della ragazza, e ha chiesto silenzio, sottolineando che i funerali saranno in forma privata: “”Chiediamo rispetto per Carolina e
per il nostro dolore: vogliamo essere lasciati in pace. Ci rivolgiamo
alla sensibilità dei rappresentanti della stampa – dicono – perché venga accolto il nostro appello”. I funerali, aggiungono, ”si terranno in forma strettamente
privata e non desideriamo che ci siano persone al di fuori dei
parenti e degli amici più stretti”.