La madre vittima de l'Aquila: 'Nei miei panni Iurato piangerebbe'

La madre di una delle vittime della Casa dello Studente parla di 'gente falsa che non ha mostrato sentimenti veri'.

La madre vittima de l'Aquila: 'Nei miei panni Iurato piangerebbe'
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19 Gennaio 2013 - 16.28


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«La Iurato dovrebbe trovarsi nei nostri panni, allora sì che capirebbe cosa vuol dire piangere lacrime vere». Parla così una madre Annamaria Cialente, la quale ha perso il figlio nel [url”crollo della Casa dello studente”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=48154&typeb=0&Iurato-la-rabbia-del-Comitato-Casa-Studente[/url], nel corso dell’udienza odierna dinanzi al Tribunale dell’Aquila.

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«Che cosa pensiamo? Che dobbiamo pensare ormai?», ribatte con una domanda la donna ai cronisti. «Ci siamo contornati di gente che dovrebbe vergognarsi. Qualcuno si è messo a ridere perché avrebbe trovati i profitti», continua sdegnata, ricordando l’imprenditore Francesco Piscicelli che pochi minuti dopo la scossa già pregustava gli affari legati ai lavori legati alla ricostruzione.

«Gente falsa che non ha mostrato sentimenti veri», è invece l’opinione riservata all’ex prefetto dell’Aquila Giovanna Maria Iurato. «Mio figlio, Francesco Esposito, è l’ottavo morto della Casa dello studente – conclude la donna – ed è morto per colpa di chi, oggi, si lava la coscienza».

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