Benedetto XVI all’Angelus: “La Chiesa, che è madre e maestra, chiama tutti i suoi membri a rinnovarsi nello spirito, a ri-orientarsi decisamente verso Dio, rinnegando l’orgoglio e l’egoismo per vivere nell’amore”.
“In questo Anno della fede la Quaresima è un tempo favorevole per riscoprire la fede in Dio come criterio-base della nostra vita e della vita della Chiesa”. “Ciò comporta sempre una lotta, un combattimento spirituale – ha aggiunto -, perché lo spirito del male naturalmente si oppone alla nostra santificazione e cerca di farci deviare dalla via di Dio. Per questo, nella prima domenica di Quaresima, viene proclamato ogni anno il Vangelo delle tentazioni di Gesù nel deserto”.
“E’ l’ora della prova. Non bisogna strumentalizzare Dio per i propri fini”. “Il tentatore è subdolo: non spinge direttamente verso il male, ma verso un falso bene, facendo credere che le vere realtà sono il potere e ciò che soddisfa i bisogni primari”. “In questo modo, Dio diventa secondario, si riduce a un mezzo, in definitiva diventa irreale, non conta più, svanisce”, ha proseguito Benedetto XVI. “In ultima analisi, nelle tentazioni è in gioco la fede, perché è in gioco Dio”, ha aggiunto con riferimento ai brani evangelici odierni sulle tentazioni di Gesù nel deserto.
“Nei momenti decisivi della vita, ma, a ben vedere, in ogni momento, siamo di fronte a un bivio: vogliamo seguire l’io o Dio? L’interesse individuale oppure il vero Bene, ciò che realmente è bene?”. E’ quanto ha affermato Benedetto XVI oggi all’Angelus, dedicato al tema delle tentazioni di Cristo.
Infine ai fedeli: “Grazie di essere venuti così numerosi! Anche questo è un segno dell’affetto e della vicinanza spirituale che mi state manifestando in questi giorni”. “Saluto in particolare l’Amministrazione di Roma Capitale, guidata dal Sindaco, e con lui saluto e ringrazio tutti gli abitanti di questa amata Città”. Lo ha affermato Benedetto XVI al termine dell’Angelus. Tra le decine di migliaia di fedeli sono presenti il sindaco di Roma Gianni Alemanno, con il consiglio comunale e il gonfalone della città.
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