Droga, Morgan a processo per favoreggiamento

Il cantante è stato rinviato a giudizio: coinvolto nell'inchiesta su uno spacciatore di cocaina a Monza, dove abita Morgan. Il processo a luglio.

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28 Febbraio 2013 - 10.42


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Non c’è pace per Morgan. Il cantautore, 40 anni, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di favoreggiamento per una vicenda di droga. La vicenda che lo vede protagonista ha inizio una sera di novembre di due anni fa, quando la polizia arresta, all’ingresso della palazzina di Monza in cui vive il musicista, il 30enne Luis Fernando M., uruguaiano. Il sudamericano ha circa tre grammi di cocaina in tasca, in un pezzo unico. Arrestato, prima di essere portato in commissariato, riferisce di avere un appuntamento con Morgan, che effettivamente gli stava per aprire la porta.

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Il sudamericano, in sede di convalida dell’arresto, racconterà poi al giudice di essersi presentato sotto casa dell’ex leader dei Bluvertigo per saldare un precedente debito di lavoro, maturato per aver collaborato all’allestimento del palco in occasione di un concerto di quest’ultimo. Il musicista gli avrebbe dovuto pagare il lavoro con un assegno. Dopo pochi giorni, l’uomo viene rilasciato a piede libero, ma per gli inquirenti resta un pusher di cocaina.

Nell’ambito delle indagini, condotte dal pm Emma Gambardella, gli ufficiali di polizia giudiziaria sentono come testimone anche Morgan, il quale avrebbe riferito che quello non era uno spacciatore, ma un suo conoscente che si trovava in difficoltà economiche. Versione alla quale, però, il magistrato non ha creduto, tanto da chiedere e ottenere il rinvio a giudizio al prossimo 3 luglio per il reato di favoreggiamento. Anche il presunto pusher, nel frattempo, finisce a processo con l’accusa di spaccio.

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