Che scossone per la Curia, parola di gesuiti

L'elezione di Papa Francesco potrebbe essere una rivalasa per i Paesi del sud del mondo. I gesuiti esultano per una Chiesa aperta alla globalizzazione.

Che scossone per la Curia, parola di gesuiti
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redazione Modifica articolo

14 Marzo 2013 - 11.59


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I Gesuiti definiscono l’elezione del nuovo Papa uno «scossone» per la Curia, oltre al segno di una Chiesa non più «romanocentrica» e che «apre definitivamente alla globalizzazione con tutte le sue potenzialità e le sue sfide irrisolte, e – in termini più ecclesiali – richiama in modo dirompente la comunità cattolica alla sua matrice universale», è il commento di [url”Popoli, rivista internazionale dei Gesuiti”]http://www.popoli.info/easyne2/homepage.aspx[/url].

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«Da ieri – afferma la rivista in una nota – la Chiesa non è più immediatamente identificabile come un’entità anzitutto europea od occidentale, come impropriamente è avvenuto per secoli, né tantomeno come un’istituzione “romanocentrica». Ciò, secondo Stefano Femminis, «significa, per il mondo, una straordinaria apertura mentale, culturale e spirituale, per l’Europa e per l’Occidente uno “scossone” i cui effetti andranno valutati nel tempo, per la Curia vaticana una sfida a una rinnovata collegialità. Dalla “fine del mondo”, ma potremmo dire anche dal Sud del mondo».

L’elezione di Papa Francesco I potrebbe essere una rivalasa per i Paesi del sud del mondo. «Un sud che in molti Paesi, l’Argentina è uno di questi – spiega la rivista internazionale dei Gesuiti -, conosce tassi di
crescita del Pil che sono ormai un miraggio il Vecchio continente, ma anche squilibri economici aberranti e ingiustizie sociali scandalose, un Sud che della globalizzazione conosce bene il fascino, ma anche la prepotenza che rischia di annientare culture e identità. Per la prima volta nella storia, dunque, un Pontefice guarderà il mondo e la Chiesa con gli occhi di questo Sud, ed è una rivoluzione non piccola».

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Per Popoli, «[url”anche la scelta del nome va nella linea della novità”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=41321&typeb=0&I-gesuiti-di-Roma-la-scelta-del-nome-e-geniale[/url]. A questo proposito ci piace sottolineare che, se è indubbio e profetico il riferimento a Francesco di Assisi, non è da escludere che il Papa gesuita abbia voluto riferirsi anche alla figura di Francesco Saverio, tra i primi compagni di Ignazio di
Loyola (fondatore della Compagnia di Gesù), patrono delle
missioni, pioniere dell’evangelizzazione in Asia».

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