Punto per punto il Papa-pensiero

Papa Francesco, già da cardinale, ha sempre combattuto contro l'indifferenza morale e per la difesa dei diritti della persona. Posizioni precise sull'aborto e sui matrimoni gay.

Punto per punto il Papa-pensiero
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14 Marzo 2013 - 12.18


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È stato eletto solamente da un giorno, ma i fedeli di tutto il mondo vogliono conoscere i “punti del programma di governo” di Papa Francesco I e i punti fermi del suo pontificato. Dall’aborto ai diritti della persona, dalla condanna dei matrimoni gay, al richiamo ai sacerdoti che non vogliono battezzare i figli di donne non sposate, dalla critica all’indifferenza sociale, alla chiamata all’impegno contro la povertà. Sono alcune delle più celebri prese di posizione pubbliche dal Santo Padre quando era ancora il cardinale Jorge Bergoglio. Questi alcuni dei capisaldi del suo pensiero.

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Assuefazione alla cronaca nera – «Poco a poco ci abituiamo a vedere e sentire, attraverso i mezzi di comunicazione, la cronaca nera della società contemporanea presentata quasi con una gioia perversa, e ci abituiamo anche a convivere con la violenza che uccide, che distrugge famiglie e alimenta guerre e conflitti».

Contro il disprezzo dei diritti della persona – «La sofferenza degli innocenti e dei pacifici non cessa di schiaffeggiarci, il disprezzo dei diritti delle persone e dei popoli più vulnerabili non sono poi così lontani da noi; l’impero del denaro con i suoi effetti demoniaci, come la droga, la corruzione, il traffico di persone, perfino di bambini, insieme alla miseria materiale e morale sono ormai moneta corrente».

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Contro l’abroto: «non è la soluzione» – «Dobbiamo ascoltare, accompagnare e capire dal posto dove ci troviamo, per salvare le due vite: rispettare l’essere umano più piccolo e indifeso, adottare misure che possano preservare la sua vita, permettere la sua nascita ed essere creativi nella ricerca dei sentieri che portino al suo pieno sviluppo».

Assumersi la responsabilità delle proprie azioni – «Nessuno si assume la responsabilità di quello che bisogna fare e di quello che è già stato fatto. Sembra quasi un gioco incosciente, il “non è stato nessuno” è diventato in un’ultima analisi una verità: forse siamo veramente riusciti a essere e sentirci “nessuno”».

Tasto dolente: i matrimoni gay – «Non bisogna essere ingenui: non si tratta di una semplice discussione politica, si tratta di pretendere di distruggere il piano di Dio. Non si tratta di un semplice progetto legislativo, questo è solo lo strumento, bensì di una mossa del padre della menzogna, per confondere e ingannare i figli di Dio».

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La crisi economica – «La crisi economico-sociale e il conseguente aumento della povertà ha le sue radici in politiche ispirate da certe forme del neoliberalismo che considerano i guadagni e le leggi del mercato come parametri assoluti, a danno della dignità delle persone e dei popoli».

Battezzare i bambini nati da madri non sposate – «Nella nostra regione ecclesiastica ci sono presbiteri che si rifiutano di battezzare i bambini di madri che non sono sposate, perché sono stati concepiti fuori dalla santità del matrimonio: questi sono gli ipocriti di oggi, quelli che clericalizzano la Chiesa, quelli che allontanano il popolo di Dio dalla salvezza».

Il terrorismo e la povertà violano i diritti umani – «I diritti umani sono violati non solo
dal terrorismo, la repressione e le uccisioni, ma anche
dall’esistenza di condizioni di estrema povertà e di condizioni
economiche ingiuste, che sono all’origine delle grandi
diseguaglianze».

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