Grillini-cronisti, nuove polemiche

I parlamentari del M5s non hanno gradito l'attenzione della stampa al loro summit. E negano che ci sia una resa dei conti.

Grillini-cronisti, nuove polemiche
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5 Aprile 2013 - 14.57


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«Non c’è nessuna “resa dei conti”, non abbiamo bevuto prosecco né mangiato fritto misto». Alcuni parlamentari del Cinque Stelle che stanno incontrando Beppe Grillo contestano i resoconti giornalistici che stanno raccontando la loro giornata particolare. E rispondono con dei post su Facebook alle notizie che leggono su agenzie e quotidiani on line.

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«Non ci sono 8 menù né hostess e l’unica security che abbiamo è il buon Maurizio (alto circa 1,70cm per 65kg scarsi) che blocca i giornalisti al cancello dell’agriturismo – scrive Stefano Barbanti, deputato del Cinque Stelle – il conto lo paghiamo di tasca nostra e la Ferrari in giardino è del proprietario del locale. Ora, lo vogliamo abolire questo finanziamento pubblico ai giornali?».

Il deputato Ivan Pastore descrive l’incontro come una «riunione informale con tutto il gruppo Camera e Senato a Tragliata (vicino Fregene)» e parla di «giornalisti impazziti e presi da morbosità cronica». «Diranno di tutto quindi preparatevi. Io so soltanto che ci siamo pagati da soli il pullman (10 a testa). Anche che c’è una Ferrari fuori (che sarà di qualche cliente dell’agriturismo ma sicuramente non di Beppe) Ma se volete una notizia da prima pagina, alla riunione partecipa una delegazione dei Rettiliani, questo e’ vero».

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Il lavoro dei cronisti che da questa mattina stanno seguendo i parlamentari del Cinque Stelle, secondo Giuli Di Vita, deputata palermitana, è «la riprova che uomini e mezzi per il giornalismo d’assalto anche in Italia ci sono. Pensate per un solo istante se avessero permesso a questi giornalisti di “indagare” e tenere sotto pressione i rappresentanti politici anche solo degli scorsi 20 anni di Repubblica Italiana così come fanno oggi con gli irresponsabili ragazzini incompetenti adepti robotomizzati marionette di Beppe Grillo».

Manlio Di Stefano, dalla sua pagina Facebook, commenta l’attesa dei cronisti fuori del “conclave” grillino dicendo che «la cosa che mi dispiace è che molti di questi giovani giornalisti, che ci seguono in auto umiliando la loro professionalità e svalutando un mestiere nobile, sono pagati una miseria e costretti a portare un articolo. Su cosa poi? Un incontro informale. Povera Italia…».

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