NoTav, in Val Susa notte di scontri

Nuovi attacchi al cantiere di Chiomonte con razzi e bombe carta, con un bilancio di 15 agenti contusi e 9 attivisti fermati. Autostrada chiusa per alcune ore.

NoTav, in Val Susa notte di scontri
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20 Luglio 2013 - 10.09


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Un violento attacco con razzi, fuochi d’artificio, bombe carta, pietre e corpi contundenti è stato scatenato nella notte dai manifestanti del movimento No Tav contro il cantiere torinese di Chiomonte. Le forze dell’ordine hanno risposto coi lacrimogeni e azioni di alleggerimento.

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Negli scontri il bilancio è stato di 15 agenti contusi e 9 attivisti fermati. Un manifestante è stato portato in ospedale.

Poco prima di mezzanotte un gruppo di manifestanti ha incendiato alcuni copertoni impregnati di benzina sull’autostrada A32, all’altezza della Galleria Giaglione del Viadotto Clarea, che in quel tratto è stata chiusa per alcune ore. Intanto, secondo quanto riferisce la questura di Torino, circa 250 attivisti No Tav divisi in 6-7 gruppi hanno iniziato un attacco intorno al cantiere della Maddalena di Chiomonte.

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I no Tav hanno lanciato pietre, bengala e bombe carta contro polizia e carabinieri che hanno risposto utilizzando idranti e lacrimogeni. Una “guerriglia” durata in tutto un’ora e mezza. Durante la bonifica esterna al cantiere al termine dei disordini, riferisce ancora la polizia, sono stati rinvenuti residui di molotov, grossi petardi, razzi da segnalazione, bulloni, fionde, mazze, un’ascia, maschere antigas, cappucci, caschi, sacchetti di pietre, anche all’interno di zaini, scudi artigianali, abbandonati dagli attivisti durante la fuga. I lavori all’interno del cantiere sono comunque proseguiti senza interruzioni, nonostante i disordini.

“Dopo i nuovi incidenti di ieri sera e stanotte è ormai chiaro che la Val Susa è considerata una palestra per violenti di tutta Europa”: è il commento di Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del sindacato di Polizia SIAP.

“Si sono dati pubblico appuntamento – ha aggiunto Di Lorenzo riferendosi agli scontri nella notte a Chiomonte – a cui si sono presentati armati di molotov, razzi e bombe carta intenzionati a fare male e tutto ciò in Italia gli viene permesso ormai da due anni”. “Quello che vorremmo sapere – ha affermato Di Lorenzo – a questo punto, è a chi giova lasciare aperta la sala giochi degli aspiranti terroristi”.

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“Quello che ci è insopportabile – ha concluso – è che, sulla pelle dei poliziotti, si pensi di continuare a permettere l’eterna esistenza di una valvola di sfogo che tiene impegnati i teppisti e che distrae l’opinione pubblica da problemi ben più gravi”.

I No Tav non rinunciano alla lotta – Poco alla volta tutti i No Tav stanno rientrando dai boschi. Chiara è la determinazione di centinaia di #notav che ancora presidiano il piazzale di Giaglione. L’invito è quello di portare ai resistenti cibo e bevande calde.

Sta per concludersi una notte che ha saputo dimostrare che il movimento No Tav non rinuncia alla lotta e anzi rilancia, oltre i divieti e la violenza della polizia.

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