Oggi avrei iniziato con un “Buongiorno un……!” (mutuato da un’amica di Fb) ma la buona educazione (è un modo di dire) mi impedisce di farlo.
Oppure avrei potuto scrivere del principino che non ha fatto in tempo a venire al mondo che già ce lo fanno vedere come sarà a 14 anni (nella foto foto appare come un qualsiasi bimbominkia de Ponte Milvio… (cit.).
Avrei potuto continuare con i commenti letti alla notizia che aziende italiane hanno vinto una commessa in Arabia Saudita, se non vinciamo siamo degli inetti, se vinciamo, al massimo siamo dei corrotti.
Oppure parlare dell’incidente occorso all’autobus di pellegrini, ma il rispetto delle vittime mi impedisce di parlare delle italiote polemiche che si sono riuscite ad imbastire con velocità pari a quella del mezzo precipitato. E, per associazioni di idee, avrei potuto dissertare della libertà su cauzione del guidatore di treni spagnolo che ha sulla coscienza (nel caso l’avesse) 78 morti e fare un raffronto con l’italico Schettino.
Ma di tutto ciò non voglio dire.
Però risolvo l’arcano del bagaglio a mano del Papa.
Aveva solo paura che glielo rubassero. Tutto qua.
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