Giovanardi sul ragazzino gay: una strumentalizzazione

Il senatore del Pdl si scaglia contro chi ha denunciato le discriminazioni verso gli omosessuli. E promette battaglia contro la legge sull'omofobia.

Giovanardi sul ragazzino gay: una strumentalizzazione
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12 Agosto 2013 - 17.51


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«Secondo gli ultimi dati pubblicati, relativi al 2010, sono stati 24 i minorenni che si sono suicidati in Italia, 17 maschi e 7 femmine, di cui 9 con causa probabilmente riferibile a motivi psichici o affettivi. Secondo i dati Istat dal 1983 al 2009 si è dimezzato nel nostro paese il numero di suicidi di persone sino a 24 anni (da 324 a 150)». Lo ha affermato il senatore del Pdl Carlo Giovanardi.

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«L’Italia tra l’altro è il paese d’Europa, assieme alla Grecia, con il più basso numero di suicidi (6 ogni 100.000 abitanti) mentre paesi indicati come esempio di tolleranza e apertura (vedi ad esempio Belgio Svezia ed Olanda) presentano cifre doppie o triple rispetto a quelle del nostro paese. Davanti a questa realtà il doloroso episodio del suicidio del giovane quattordicenne a Roma viene vergognosamente strumentalizzato non per aiutare i giovani a superare le loro fragilità ma per forzare il Parlamento a votare una legge eterofoba e liberticida, che non colpisce i violenti e i seminatori d’odio ma chi intende sostenere il valore costituzionale del matrimonio tra un uomo e una donna ed il diritto dei bambini ad avere un padre e una madre pur nel doveroso rispetto di ogni orientamento sessuale», ha detto Giovanardi.

Il senatore promette una mobilitazione a settembre – «All’inizio di settembre ci sarà una grande mobilitazione in tutta Italia per denunciare i contenuti liberticidi ed eterofobi del testo sull’omofobia attualmente in discussione alla Camera» ha annunciato il senatore del Pdl aggiungendo «È incredibile che ci sia qualcuno, in un partito che si chiama Popolo della Libertà, che possa accettare che nel nostro ordinamento vengano introdotte norme che colpiscono penalmente chi sostiene per esempio che il matrimonio e’ un istituto a cui possono accedere un uomo e una donna, che i bambini hanno il diritto ad avere un padre ed una madre, che nel rispetto di tutti gli orientamenti e le differenze di genere ci sia comunque una normalità dei rapporti fra uomini e donne riconosciuta nella nostra Costituzione».

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«Non ci faremo imbavagliare ed intimidire – ha garantito Giovanardi – dalla minaccia di sanzioni penali proprio nel momento in cui si apre una grande discussione, come in tutta Europa, sul concetto di matrimonio, adozione e fecondazione eterologa, rispettosi di quello che Parlamento e Referendum decideranno, ma non disponibili a subire censure preventive che non ci permettono di combattere la nostra battaglia» ha concluso il pidiellino.

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