Mario Vargas Llosa, vincitore della decima edizione Premio letterario “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” e Premio Nobel per la letteratura 2010, dal palco di Santa Margherita di Belìce (Agrigento) ha lanciato un appello per candidare l’isola di Lampedusa e i suoi abitanti al prossimo Premio Nobel per la Pace come «esempio di comprensione e solidarietà umana».
«Impegnandosi ad aiutare i migranti provenienti dal Maghreb e dall’Africa sub sahariana che spesso arrivano in condizioni disumane – ha spiegato Vargas Llosa – questo popolo ha dato un esempio di comprensione e di solidarietà umana ad una Europa dove ancora ci sono molti pregiudizi nei confronti dell’immigrazione e di quello che rappresenta».
L’appello di Vargas Llosa si lega a quello [url”già lanciato dal quotidiano Avvenire”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=46905&typeb=0&Date-a-lampedusa-il-Nobel-per-la-pace[/url] e appoggiato da Globalist.
Lo scorso 18 luglio infatti sulla prima pagina del quotidiano cattolico campeggiava tra i titoli “Lampedusa un’isola da Nobel”.
Alla luce della visita del pontefice nell’isola il quotidiano della Cei aveva rilanciato l’idea di candidare Lampedusa al premio per la pace, come “riconoscimento dell’impegno e dell’amore” dei suoi abitanti. La proposta, che il quotidiano aveva ricordato di aver già avanzato nel 2011 con un intervento del direttore Marco Tarquinio era stata appoggiata dai due senatori siciliani: Renato Schifani (Pdl) e Anna Finocchiaro (Pd).
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