Verona: insulti razzisti e pestaggio contro 4 stranieri

Stavano tornando da una festa in discoteca, quando sul pullman sono stati aggrediti e picchiati a sangue da alcuni italiani: un irakeno ricoverato in terapia intensiva.

Verona: insulti razzisti e pestaggio contro 4 stranieri
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7 Settembre 2013 - 10.14


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Avevano chiesto un passaggio su un pullman, ma sono stati aggrediti e insultati dai giovani presenti sul mezzo e, una volta scesi, seguiti e picchiati a sangue. L’episodio, riportato da “l’Arena” è avvenuto domenica notte a Lazise, a quattro amici, tutti extracomunitari, che tornavano da una festa.

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Uno di loro, un cittadino irakeno di 24 anni, ora è ricoverato nel reparto di terapia di terapia intensiva della clinica Pederzoli: ha la frattura della mandibola, una lesione a una vertebra del collo, alcune costole fratturate e lesioni al fegato. Anche l’amico che era con lui, decisamente più robusto, è stato aggredito ma è riuscito a difendersi e ha riportato lesioni meno gravi.
Un episodio che è stato formalizzato in una denuncia depositata dal legale che rappresenta le due persone, l’avvocato Eugenio Scaramellino. Nella denuncia si chiede di procedere, al momento nei confronti di persone da identificare, per le ipotesi di tentato omicidio, omissione di soccorso, lesioni il tutto aggravato dalla norma che punisce la discriminazione razziale. Perché tutto è iniziato quando i quattro giovani stranieri sono saliti sul pullman.

Prima gli insulti: «siete i soliti marocchini, tornatevene a casa marocchini di m..» e poi le botte. I quattro, di diverse nazionalità ma residenti nel Veronese e sul lago, erano andati al Toga party, la festa di fine estate organizzata su un battello in navigazione sul lago di Garda. La notte del 1° settembre si erano imbarcati a Lazise sulla motonave Brescia insieme a tantissimi altri ragazzi. Nessun problema durante la festa e alle 4 sono sbarcati a Bardolino. Insieme ad altri si sono diretti verso la fermata degli autobus che si trova di fronte alla discoteca Primo: uno del loro gruppo aveva lasciato la macchina al parcheggio di Lazise e così hanno chiesto all’autista di un pullman in partenza (e diretto presumibilmente a Verona) se poteva dar loro un passaggio fino a Lazise. Era di strada.

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L’autista li ha fatti salire e loro sono rimasti in piedi nel corridoio, il tragitto era minimo, sarebbero scesi dopo qualche minuto. A protestare sono stati alcuni occupanti del pullman che volevano farli scendere perché non avevano pagato il biglietto. Sono seguiti gli insulti e il giovane irakeno, che era spostato verso il centro del mezzo è stato il primo ad essere preso a pugni. Stando a quanto riportato in denuncia, l’amico che era vicino al conducente è intervenuto e ha placato gli animi. Poco dopo l’autobus è arrivato all’altezza della rotonda che porta a Calmasino, il gruppo di stranieri stava scendendo quando è iniziata la seconda aggressione.

Due di loro sono riusciti a scappare mentre il giovane irakeno e l’amico marocchino sono stati bloccati da due gruppi di persone che erano scesi contemporaneamente a loro. Ma mentre quest’ultimo, colpito al volto, è riuscito a difendersi l’altro, più minuto, è stato buttato a terra e preso a calci. L’amico lo ha soccorso, l’ha spostato ma credeva che fosse morto, gli assalitori erano risaliti sul mezzo e lui si e’ messo davanti al pullman per evitare che ripartisse. L’arrivo di una guardia giurata, che con il suo cellulare ha chiamato i carabinieri, è stato provvidenziale. L’irakeno è stato ricoverato in ospedale, ricorda solo una parte della serata e l’inizio del pestaggio. Poi ha perso i sensi.

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