Cina: uccise una bambina per un parcheggio, condannato a morte

A luglio scaraventò a terra una bimba di 2 anni uccidendola nel mezzo di una lite. L'uomo si è detto non più degno di vivere: assicuratevi che io sia condannato a morte.

Cina: uccise una bambina per un parcheggio, condannato a morte
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25 Settembre 2013 - 12.01


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Pena capitale per l’uomo che a luglio scorso a Pechino scaraventò a terra una bambina di 2 anni uccidendola nel mezzo di una lite per un parcheggio. Lo ha stabilito oggi la Corte Popolare intermedia di Pechino, riferisce l’agenzia di stato cinese Xinhua.

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Si chiude così il caso, portato in tribunale la settimana scorsa, di Han Lei, 39 anni, accusato di omicidio intenzionale e scarcerato meno di un anno fa. L’uomo era stato condannato all’ergastolo nel 1996 per un furto di auto, ma l’anno scorso la pena era stata commutata. Un passato che ha inciso pesantemente sulla sentenza.

«Non è stato intenzionale: ero ubriaco e non sapevo che quella nella carrozzina fosse una bambina, pensavo fosse una busta della spesa», ha cercato di difendersi l’uomo. Poi si è detto colpevole e non più degno di vivere: «Vi prego, assicuratevi che io sia condannato a morte».

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L’incidente era avvenuto il 23 luglio in un parcheggio nel quartiere di Daxing, alla periferia sud della capitale. Lì, Han aveva iniziato a discutere con la madre della piccola per un posto. Poi la situazione è precipitata: l’uomo ha picchiato la donna, afferrato la bambina e gettata a terra con forza. Le ferite riportate hanno impedito alla piccola di sopravvivere e la piccola è morta alcuni giorni dopo in ospedale. Al processo, la famiglia della vittima ha invece chiesto un risarcimento di circa 2,7 milioni di yuan (circa 330mila euro). Li Ming, l’uomo che aveva aiutato Han Lei a scappare dopo l’incidente, accusato di favoreggiamento, è stato condannato a cinque anni di carcere.

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