Paura del licenziamento: operaio si uccide

Era terrorizzato dalla possibilità di perdere il lavoro, come gli era già successo vent’anni fa. Il 54enne fino al giorno prima era in presidio con i sindacati.

Paura del licenziamento: operaio si uccide
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28 Dicembre 2013 - 17.41


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Era terrorizzato dalla possibilità di perdere il lavoro, come gli era già successo vent’anni fa. Il 54enne fino al giorno prima era in presidio con i sindacati.
La messa in mobilità per ora era solo un’ipotesi che però terrorizzava Giuseppe Bassi, 54 anni, operaio di Udine. L’uomo era già rimasto senza lavoro vent’anni fa ma era riuscito a trovare un’altra occupazione presso le Latterie Friulane. La situazione difficile dell’azienda e la prospettiva di restare di nuovo disoccupato sono state troppo difficili da sopportare per l’operaio, che si è ucciso nel garage della sua abitazione. Diventando un’altra vittima della crisi.
Fino al giorno prima aveva partecipato ai presidi dei sindacati per difendere il suo posto di lavoro contro l’intenzione della società di mettere in mobilità 100 lavoratori. Chi lo conosceva, racconta di un uomo molto preoccupato per la situazione soprattutto dopo il fallimento, alcuni giorni fa, della trattativa con Regione Friuli Venezia Giulia e sindacati, che chiedevano di congelare gli esuberi e di stilare un nuovo piano industriale.
La situazione tra i colleghi è molto tesa, al punto che è stato chiesto ai vertici dell’azienda di non partecipare ai funerali.

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