La notizia dell'[url”affidamento ai servizi sociali”]http://www.globalist.it/Secure/Detail_News_Display?ID=56967&typeb=0[/url] dell’ex premier Silvio Berlusconi compare oggi sui tutti i principali quotidiani stranieri. «Non c’è dubbio che un incantatore di serpenti come Berlusconi, esperto nel raccontar barzellette, trarrà il meglio dalla sua situazione guadagnandoci anche un vantaggio personale», è il commento di El Pais.
«Berlusconi sotto un cattivo ospizio», è lo scherzoso titolo scelto dal quotidiano francese Liberation per il breve articolo sulla sentenza, gioco di parole tra “auspices” (auspici) e “hospice” (ospizio). Le Figaro sottolinea invece che «la giustizia clemente per Berlusconi», ricordando nel sottotitolo che «la pena di un anno di servizi sociali gli lascia libertà di parola per le europee».
Per l’International New York Times «potrebbe essere un boccone amaro da mandar giù per un uomo abituato a far capriole con donne giovani, a volte molto giovani, aver a che fare con persone della sua età». Wall Street Journal e Financial Times dedicano alla vicenda solo due articoli di cronaca dei loro corrispondenti da Milano e Roma.
Il britannico Guardian paragona la «condanna di Silvio Berlusconi» ai servizi sociali a quella di altri «vip» prima di lui: dalla modella Naomi Campbell al cantante pop Boy George. «Ma i servizi sociali non devono essere ridotti a un’opzione soft per gente famosa», commenta il giornale. «Sono più efficaci delle pene detentive brevi nel prevenire nuovi reati, meno costosi, e meno distruttivi della vita delle famiglie. Non ancora abbastanza efficaci ma sempre meglio che sbattere la gente in prigione», conclude il Guardian.
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