La madre di Viti: mio figlio non è una bestia

La madre dell'assassino seriale, tenta di difendere il figlio, che ha confessato i brutali omicidi e le violenze sessuali.

La madre di Viti: mio figlio non è una bestia
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10 Maggio 2014 - 18.13


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«L’immagine che hanno costruito di mio figlio non corrisponde alla realtà. Riccardo non è una bestia». Così la mamma di Riccardo Viti, l’assassino reo confesso, della 26enne uccisa a Firenze nella notte tra domenica e lunedì, parlando al telefono con l’avvocato Alessandro Benelli, il difensore d’ufficio del 55enne, come riferisce lo stesso legale. «Ho parlato solo con la madre – spiega l’avvocato – e abbiamo fissato di vederci lunedì. È disperata, non si dà pace, dice di non essersi mai accorta di niente».

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L’avvocato Benelli oggi non ha potuto vedere il suo assistito e non potrà farlo prima di lunedì quando, come conferma il legale, il gip lo ascolterà per l’interrogatorio di convalida: «credo che il pm chiederà la custodia cautelare in carcere – aggiunge -. Io prima di parlare voglio vedere gli atti dell’inchiesta». Certo, Viti non dovrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere, «sarebbe un controsenso dopo tutto ciò che ha detto nell’interrogatorio davanti al magistrato».

«Resta il fatto che quanto successo – prosegue Benelli ricordando anche l’interrogatorio e le presunte ammissioni fatte dell’uomo – è frutto di un gioco erotico, estremo, ma un gioco erotico praticato con una persona consenziente. E Viti non è certo il primo a fare queste pratiche. Già ieri, durante l’interrogatorio, aveva detto di essere molto dispiaciuto per la vittima».

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