Viareggio ricorda le 32 vittime del disastro ferroviario

A cinque anni dalla tragedia, Viareggio ricorda le vittime uccise dal deragliamento di un treno merci-

Viareggio ricorda le 32 vittime del disastro ferroviario
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29 Giugno 2014 - 18.28


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La popolazione di Viareggio ricorda il disastro ferroviario del 29 giugno 2009, che provocò 32 vittime innocenti e numerosi feriti. Stasera il Comune ha organizzato un corteo cittadino nei luoghi colpiti dal disastro. Poi alle 23.52, orario nel quale si verificò l’incidente, saranno letti i nomi delle 32 vittime. E’ il quinto anniversario dalla strage che cade mentre è ancora in corso davanti al Tribunale di Lucca il processo che vede imputate 33 persone.

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Cinque anni fa il treno merci 50325 Trecate-Gricignano, con il suo convoglio di 14 carri cisterna contenenti gpl, deragliò per cause probabilmente legate al cedimento del carrello del primo carro cisterna, che trascinò fuori dai binari altri quattro carri.

I due macchinisti rimasero indenni: dopo aver dato frenatura al convoglio si misero in salvo dietro ad un muro che li ha protetti dalla fiammata del gas innescato. Il deragliamento si verificò in corrispondenza del sovrappasso pedonale che scavalca il fascio binari sud della stazione ferroviaria, collegando via Burlamacchi con via Ponchielli. Il gas sembrò essersi propagato in direzione di quest’ultima via, nella cui area si registrò infatti il maggior numero di vittime, feriti e di edifici crollati o danneggiati. Alcune abitazioni sono state poi abbattute su ordinanza delle autorità comunali perché non più agibili o per costi di riparazione superiori a una ricostruzione ex novo. Nei giorni successivi fu inoltre abbattuto anche lo storico sovrappasso per i gravi danni strutturali riportati nell’esplosione.

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I defunti sono 33, perché è rimasto fuori dal conteggio ufficiale un anziano deceduto per infarto a causa dello spavento. I morti di nazionalità italiana sono 23, sette i marocchini, due gli ecuadoregni, e un romeno. I funerali di Stato ai quali parteciparono almeno 30.000 persone si tennero il 7 luglio allo Stadio Torquato Bresciani per 15 defunti, altri 7 ricevettero le esequie con rito musulmano in Marocco.

Il 12 giugno 2012 è stata approvata dal Senato la legge per Viareggio, il provvedimento relativo agli indennizzi per i parenti delle 32 vittime della strage alla stazione ferroviaria. Il provvedimento riguarda anche le persone conviventi. Il disegno di legge era stato presentato dai senatori del Pd Andrea Marcucci e Manuela Granaiola e dal senatore del Pdl Massimo Baldini. Con la legge per Viareggio, per la prima volta in Italia, è stata riconosciuta l’equiparazione tra convivente e coniuge.

La probabile causa dell’incidente è attribuibile al cedimento strutturale di un asse del carrello del primo carro-cisterna deragliato, che sarebbe stato corroso. C’è anche una foto che sembra confermare che l’incidente sia stato provocato dalla rottura dell’asse per fatica (cricca della boccola), dato che la sezione fratturata mostra la classica superficie ‘marezzata’ per il 90% della sua superficie. Questa modalità di rottura è tipica degli assili ferroviari e per prevenirla sono previste stringenti procedure cicliche di controllo, che nel caso di specie non sarebbero state rispettate.

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Dopo quasi quattro anni di indagini, la prima udienza del processo per la strage ferroviaria di Viareggio si è tenuta davanti al Tribunale di Lucca lo scorso 13 novembre: su 33 imputati ne erano presenti nell’aula allestita al Polo Fieristico di Lucca solo quattro, tutti addetti e dirigenti della Cima Riparazioni, una delle società rinviate a giudizio. Erano assenti gli altri 29 imputati che fanno capo alle società Fs, Trenitalia, Rfi, Gatx Austria, Gatx Germania e Officina Junghental. Tra gli imputati c’è anche l’ex ad di Fs Mauro Moretti. Il processo è ancora in corso e si prevedono tempi piuttosto lunghi prima di arrivare alla sentenza.

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