Massimo Giuseppe Bossetti resta in carcere e continua a dichiararsi innocente.
“Su Yara c’era il mio dna perché perdo sangue, soffro di epistassi – si legge sulle pagine di Repubblica – Se il Dna è mio, ma io non c’entro, può darsi – continua Bossetti – che qualcuno abbia usato i miei attrezzi, o si sia sporcato sul cantiere”.
“Mio marito – commenta la moglie di Bossetti, Marita Comi – soffre di epistassi sin da quando era giovane. L’ultimo episodio, uno o due mesi fa, mi raccontava che tali episodi gli capitavano anche al lavoro”.
Intanto gli avvocati di Bossetti, sono sempre più convinti dell’innocenza del loro assistito: “Avevo detto che ero convinto della sua innocenza – ha detto l’avvocato Silvia Gazzetti – e ne sono sempre più convinta. Valuteremo ogni possibilità perché riteniamo che le prove debbano essere raccolte in contraddittorio”.
Molto probabilmente, inoltre, il pm Letizia Ruggeri chiederà il giudizio immediato per Bossetti.