Giancarlo Galan ci prova ancora: si dà malato e chiede di rinviare il voto per il suo arresto. L’ex governatore del Veneto ha scritto alla presidente della Camera, Laura Boldrini, chiedendo rinviare, per la seconda volta, la seduta di domani durante la quale l’assemblea di Montecitorio dovrà votare sulla richiesta d’arresto per l’inchiesta Mose.
Il deputato di Fi, ricoverato in ospedale, ha spiegato nella missiva di voler essere presente in Aula e chiede un rinvio “ad una data in cui, terminata la convalescenza (quindi non prima del 20 agosto p.v.), mi sarà possibile essere presente”.
Il 10 luglio scorso, la Giunta per le autorizzazioni della Camera aveva votato a favore della richiesta di custodia cautelare avanzata dai giudici, nell’ambito dell’inchiesta Mose. In quell’occasione erano stati sedici i voti a favore, tre quelli contrari all’arresto, mentre il presidente della Giunta, Ignazio La Russa, non aveva votato. Nel dettaglio, a favore dell’arresto si erano espressi Lega, Pd, Scelta Civica, Sel e Cinquestelle. Contrari, Forza Italia, Ncd e Psi.