La Cassazione contro il saluto romano: necessario vietarlo

Con la sentenza di oggi viene messo al bando il saluto romano, che deve continuare ad essere vietato: il pericolo fascismo è sempre alto

La Cassazione contro il saluto romano: necessario vietarlo
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12 Settembre 2014 - 21.27


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Al bando il saluto romano. Con la sentenza di oggi la Cassazione ricorda anche che resta sempre attuale il rischio fascismo. In particolare, la suprema Corte mette nero su bianco che «nulla autorizza a ritenere che il decorso di ormai molti anni dall’entrata in vigore della Costituzione renda scarsamente attuale il rischio di ricostituzione di organismi politico-ideologici aventi comune patrimonio ideale con il disciolto partito fascista o altre formazioni politiche analoghe».

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Partendo da questo presupposto piazza Cavour (sentenza 37577 scritta dal relatore Raffaello Magi) ha respinto il ricorso di A.B. e M.G. che durante una manifestazione pubblica organizzata da Casapound a Bolzano il 10 febbraio 2009 in memoria delle vittime delle foibe avevano inscenato «manifestazioni usuali del disciolto partito fascista, consistenti di urlare in coro ‘presentè e nel fare il saluto romano». Una manifestazione che è costata cara ai due giovani che sono finiti alla sbarra. Nel dettaglio A.B. e M.G. sono stati condannati dalla Corte d’Appello di Bolzano (maggio 2012) rispettivamente a due mesi di reclusione e 300 euro di multa mentre il secondo, in seguito al riconoscimento delle attenuanti generiche, è stato condannato ad una multa di 760 euro.

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