Si è inventato il rapimento del figlio perché lo aveva perso tra la folla e, anche se lo aveva ritrovato poco dopo, temeva che gli venisse tolta la patria potestà.
Per questo motivo Alex Giarrizzo, operaio di 33 anni residente a Borgaro Torinese, deve ora rispondere di quattro reati. Oltre alla simulazione di reato e al procurato allarme, anche l’abbandono di minore e la calunnia: aveva riconosciuto un rom nelle foto segnaletiche.
Il suo racconto è stato smentito da alcuni filmati catturati dalle telecamere in via Santa Cristina, a Borgoraro. La verità è venuta a galla soltanto dopo ore di interrogatorio ad Alex Giarrizzo.
Una vicenda simile è avvenuta qualche tempo fa sempre nel torinese, alla Continassa, dove una ragazzina, per giustificare la fuga d’amore con il fidanzato, aveva simulato di essere stata violentata dai rom.