“Pub camuffati da esercizi di vicinato e poi da gallerie d’arte. Tutto per aggirare i divieti anti alcol, in vigore nel quartiere della movida. Succede nel Secondo Municipio e succede che i verbali delle sanzioni, comminate dai vigili ai locali di San Lorenzo, finiscano a prendere polvere nei cassetti degli uffici dei “santi in paradiso”, ovvero un paio di funzionari infedeli”. A parlare è Elena Improta, consigliere del II Municipio ed esponente della Lista Marchini. “L’inchiesta è in corso e per ora, quella su cui sta lavorando la Procura, è un’ipotesi, ma ci sono tutte le condizioni per chiedere un Consiglio straordinario urgente”.
“In quel pezzo di Municipio già devastato dal degrado cui è stato abbandonato, si è tornato a bere per strada ad ogni ora del giorno e della notte – va avanti – in barba alle regole, agli abitanti e anche ai gestori di locali che le norme non tentano di aggirare. Alcol dopo la mezzanotte, ma anche assenza totale di licenza per la somministrazione di bevande al tavolo: solo una licenza di esercizio di vicinato (per intenderci fruttivendoli ed alimentari) o qualche quadro qua e là, per dare l’impressione di essere altro, ovvero una galleria d’arte. Centinaia di consumazioni ogni sera, per pochi euro, con un volume d’affari solidissimo. Così, dai concorrenti onesti e i residenti sono arrivati i primi esposti al Municipio e alla polizia locale. E le prime multe. Purtroppo – conclude – verbali della polizia locale specializzata in violazioni amministrative si sono “persi” negli uffici del II Municipio. Ma io non mi perderò il Consiglio straordinario su questa vicenda”.
Foto Roma fa schifo