Aumentano le penalità per i treni in ritardo. E’ l’effetto della delibera dell’Authority Trasporti per un “accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture ferroviarie”. E’ prevista l’adozione di un nuovo “performance regime” da parte di Rfi, questo impone al gestore di rete “la rilevazione dei ritardi anche nelle stazioni intermedie”.
Oggi la rilevazione dei ritardi dei treni avviene solo alla stazione finale. La delibera dell’Authority prescrive anche a Rfi: “l’eliminazione della soglia di tolleranza dei ritardi”, “l’aumento della penalità unitaria per minuto di ritardo”, un “ulteriore aumento della penale unitaria al raggiungimento dei 60 minuti di ritardo, incrementandola ancora al raggiungimento dei 120 minuti di ritardo”, “attribuzione di un ritardo convenzionale di 120 minuti per ogni treno soppresso”.
Il nuovo schema di Performance Regime dovrà essere pubblicato sul sito web del gestore infrastrutture “entro 90 giorni dalla delibera” e reso operativo nei 30 giorni successivi.