I boss dei Casalesi Antonio Iovine (“‘o ninno” di recente pentitosi) e Franceso Bidognetti (capo di una delle fazioni storiche dei Casalesi, detenuto al 41 bis già condannato a diversi ergastoli) sono stati assolti a conclusione del processo sulle presunte minacce aggravate dalla finalità mafiosa allo scrittore Roberto Saviano e alla giornalista, ora senatrice del Pd Rosaria Capacchione. È stato condannato, invece, a un anno di reclusione, con pena sospesa e al pagamento delle spese legali, l’avvocato Michele Santonastaso.
Il pm aveva chiesto per Santonastaso, Carmine D’Aniello, altro penalista, oltre che per Francesco Bidognetti la condanna a un anno e sei mesi di reclusione. Per Iovine, da poco collaboratore di giustizia, era stata invece chiesta l’assoluzione.
Lo scrittore, non sono invincibili – “Non sono imbattibili, non sono invincibili e la sentenza lo dimostra”, ha commentato Saviano. “Dare la scorta a chi scrive significa permettere di scrivere e garantire un diritto costituzionale. Spero che questa sentenza possa essere un primo passo verso la libertà, che ora ci possa essere una mia vita nuova”.
Ha aggiunto: “I casalesi si dimostrano per l’ennesima volta dei guappi di cartone perché si sono nascosti dietro un avvocato”. “L’Italia è un Paese complicato, non ho la sensazione che la battaglia antimafia sia una priorità”, ha aggiunto.