Scontri a Tor Sapienza, la Procura apre un’inchiesta

La magistratura interviene per fare chiarezza sulle responsabilità della violenza esplosa per la presenza del centro di accoglienza per immigrati.

Scontri a Tor Sapienza, la Procura apre un’inchiesta
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19 Novembre 2014 - 17.16


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di S.M.

L’atto era atteso. Dopo giorni in cui a Roma, ma anche a livello nazionale, non si fa che parlare della situazione incandescente di Tor Sapienza, oggi è arrivata la notizia – diffusa anche dall’Asca – che la procura di Roma ha aperto un’inchiesta sugli incidenti scoppiati nei giorni scorsi tra i residenti del quartiere alla periferia di Roma, favorevoli alla chiusura del centro di accoglienza per rifugiati e allo sgombero del campo nomadi di via Salviati. Gli scontri avevano visto contrapposti i cittadini meno ragionevoli – o forse più esasperati – e le forze dell’ordine. Si è parlato anche d’infiltrazione di formazioni di estrema destra tra i manifestanti perlopiù pacifici. Ora il pubblico ministero Eugenio Albamonte, titolare del procedimento, ha incaricato la Digos di preparare un’informativa per ricostruire i fatti.

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I fatti. Nella notte tra il 10 e l’11 novembre scorso, i residenti di Tor Sapienza sono scesi in strada, in via Morandi, per manifestare tutta la loro rabbia per un’emergenza stagnante, che condiziona quotidianamente la loro esistenza. Sul posto si erano recate volanti della polizia. A un certo punto si è scatenato l’inferno. Sassi, rabbia, urla, vetri rotti. Un mix esplosivo che ha sconvolto tutta la zona. E che nei giorni successivi – e ancora oggi – è stato la causa di una crisi politica che ha portato a mettere in seria discussione la permanenza di Ignazio Marino nella carica di sindaco di Roma.

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