Bagnasco: Dio chiederà conto a chi uccide in suo nome

Per l'arcivescovo di Genova anche in Europa si perseguono i cristiani: In Occidente la persecuzione non fa strage di sangue, ma in nome della libertà si distrugge l'uomo.

Bagnasco: Dio chiederà conto a chi uccide in suo nome
Preroll AMP

Desk2 Modifica articolo

5 Aprile 2015 - 11.52


ATF AMP

“Verrà il giorno in cui Dio chiederà conto a chi ha ucciso nel suo nome, e a chi nulla ha fatto per fermare lo sterminio” e noi, “come uomini e come cristiani, non possiamo tacere”. Lo ha detto il presidente della Cei e arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco, oggi 5 aprile 2015, durante la messa per la Pasqua a Genova.

Top Right AMP

L’arcivescovo, che ha voluto far riferimento alla strage dei cristiani nel collage di Garissa in Kenya, ha sottolineato che le persecuzioni contro tutti coloro che seguono la religione cattolica non avvengono soltanto fuori dall’Europa: “In Occidente la persecuzione non fa strage di sangue, è più subdola e passa attraverso non le armi ma le carte. In nome dell’uomo e della libertà si vuole distruggere l’uomo” ha spiegato ai fedeli, ribadendo quindi le parole pronunciate da Papa Francesco durante la via Crucis del venerdì Santo: “Chi tace è complice delle stragi”.

FloorAD AMP
Exit mobile version