I vescovi: l'Italia non venda più mine antiuomo

Monsignor Galantino punta l'indice: business delle armi poi il governo finanzia le Ong che sminano i campi. Ipocrisia

I vescovi: l'Italia non venda più mine antiuomo
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22 Settembre 2015 - 16.31


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Il segretario generale della Cei monsignor Nunzio Galantino è intervenuto oggi ad un convegno organizzato a Torino nell’ambito del Prix Italia e ha posto il problema del business delle armi. “L’Italia è tra i principali Paesi esportatori di armi. Non possiamo essere allo stesso tempo una Nazione che vende le mine antiuomo e quella che paga le ong per sminare certi territori”.

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“Bisognerebbe che queste contraddizioni venissero messe in luce da tutti – ha aggiunto – e un po’ alla volta cercare di venirne fuori. Per fare il male ci vuole molto poco, per riconvertire il male in bene moltissimo”.

E ancora ha punto il dito contro chi non interviene: “Purtroppo è cosi – ha aggiunto – ed è inevitabile che bisogna lavorare. C’è la consapevolezza, la sensibilità e il desiderio di riconversione delle nostre industrie. La velocità con cui si riconvertiranno queste industrie va di pari passo con la sensibilità che c’è dentro di noi”.

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