Non è in pericolo di vita Nathan Graff, l’israeliano di 40 anni che ieri sera è stato ferito a coltellate da un uomo incappucciato a Milano. Graff è stato raggiunto da diverse coltellate alla schiena, alla gola e al volto. E’ il genero di un rabbino di origine afghana, Hetzkia Levi, e attorno alle 20 stava tornando a casa in via San Gimignano (una delle strade della zona ebraica) quando è stato inseguito e raggiunto alle spalle dall’aggressore. Graff indossava la kippah, era “riconoscibile”, e questo aumenta la preoccupazione della comunità ebraica che dai primi minuti ha ripetuto che l’aggressore è di origine araba. Secondo quanto raccolto dalla polizia, l’aggressore ha mostrato il volto durante la breve colluttazione che ha avuto con la vittima, rivelando una carnagione chiara e capelli biondi. Qualche speranza arriva da una telecamera che potrebbe aver ripreso la scena e il momento della fuga. Da chiarire, inoltre, se l’aggressore aveva dei complici che lo attendevano per scappare. La comunità ebraica: ‘c’entra con Intifada dei coltelli’. Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha intensificato la vigilanza in tutta Italia nei luoghi di culto e sugli obiettivi sensibili riferibili ad Israele e alla religione ebraica. Graff è stato dichiarato dai medici fuori pericolo
Dopo l’accoltellamento, è stata immediatamente intensificata la vigilanza agli obiettivi sensibili. Lo comunica la prefettura di Milano, aggiungendo che il Viceprefetto Vicario Giuseppe Priolo ha convocato con urgenza un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per questa mattina alle 9. Al Comitato parteciperanno, oltre ai vertici delle Forze dell’Ordine, il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e i rappresentanti della comunità ebraica.
Gattegna (Ucei): non ci faremo intimidire “Noi andremo avanti, senza farci intimidire”: così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei) Renzo Gattegna commenta l’aggressione antisemita avventa ieri sera all’uscita di un ristorante kosher di Milano. L’esponente ebraico chiede anche un rafforzamento delle “misure di sicurezza”, nonostante l’impegno già “straordinario” delle forze dell’ordine. “Una decisione inevitabile – spiega Gattegna – alla luce di quanto accaduto ieri”.
Grande risalto in Israele La notizia dell’accoltellamento a Milano di Nathan Graff, un israeliano di 40 anni, ha avuto risalto nei mass media di Israele e ha aperto il primo notiziario della radio militare. Nei siti web ortodossi locali e’ forte la preoccupazione che la “intifada dei coltelli” avviata dai palestinesi all’inizio di ottobre possa manifestarsi adesso anche in Europa. Nel frattempo nelle sinagoghe si invita a pregare affinché “Nathan figlio di Haya-Sarah” si ristabilisca delle ferite patite.
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