Nuovo colpo alla mafia. I Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Trapani hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro esponenti di cosa nostra, indagati per rapina e ricettazione aggravate dalle finalità mafiose. L’operazione, denominata Eden 2, rientra nelle indagini finalizzate alla cattura del boss latitante Matteo Messina Denaro.
Secondo gli inquirenti dietro all’assalto del novembre 2013 a Campobello di Mazara (Trapani), a una società di trasporti, c’era la famiglia mafiosa di Castelvetrano, che aveva stretto accordi con altre cosche anche per la gestione di altre azioni criminali. Nel corso dell’operazione sulla rapina sono stati arrestati Giorgio Provenzano ritenuto dai carabinieri del Ro il capodecina del mandamento di Bagheria. Due degli esecutori del colpo che fruttò 100 mila euro Domenico Amari di Villabate e Michele Musso di Palermo del quartiere Brancaccio e Alessandro Rizzo ricettatore di Palermo.
Le indagini confermano il forte legame che intercorre tra le famiglie mafiose di Bagheria, Corso dei Mille e Castelvetrano. Sarebbe stato proprio Provenzano a chiedere a Francesco Guttadauro l’autorizzazione per mettere a segno la rapina ai danni della Tnt di Campobello. “Parte dei proventi della rapina – ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Trapani, colonnello Fernando Russo – sono serviti per finanziare la costosa latitanza del boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro”. “L’indagine – ha sottolineato il tenente colonnello Lucio Arcidiacono del Ros di Palermo – è la prosecuzione dell’inchiesta antimafia denominata Eden 2 e rappresenta un ulteriore e significativo intervento nel quadro delle attività finalizzate alla cattura di Messina Denaro”.
