Il Papa: seguite l'esempio di Santo Stefano, perdonate

Il Pontefice all'Angelus nel giorno in cui la Chiesa ricorda Santo Stefano, il primo martire: 'Perdonare non è solo buona azione, ma porta dei risultati'.

Papa Francesco
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26 Dicembre 2015 - 12.12


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Il Papa all’Angelus, nel giorno in cui la Chiesa Cattolica ricorda Santo Stefano, il primo martire, ha sottolineato “un aspetto particolare nell’odierno racconto degli Atti degli Apostoli, che avvicina Santo Stefano al Signore: è il suo perdono prima di morire lapidato”.

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“Inchiodato sulla croce, Gesù aveva detto: ‘Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno’; in modo simile Stefano ‘piegò le ginocchia e gridò a gran voce: ‘Signore, non imputare loro questo peccato'”. Francesco ha poi aggiunto “Stefano è dunque martire, che significa testimone, perché fa come Gesù. E’ infatti vero testimone chi si comporta come Lui. Chi prega, chi ama, chi dona, ma soprattutto chi perdona, perché il perdono, come dice la parola stessa, è l’espressione più alta del dono”.

“Ma a che cosa serve perdonare? E’ soltanto una buona azione o porta dei risultati?”, ha chiesto Francesco alla folla riunita in Piazza San Pietro. “Troviamo una risposta proprio nel martirio di Stefano. Tra quelli per i quali egli implorò il perdono c’era un giovane di nome Saulo; costui perseguitava la Chiesa e cercava di distruggerla. Saulo divenne poco dopo Paolo, il grande santo, l’apostolo delle genti”.

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“Aveva ricevuto il perdono di Stefano – ha concluso il Pontefice -. Possiamo dire che Paolo nasce dalla grazia di Dio e dal perdono di Stefano”.

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