Giulia Latorre: sono gay e lotto per i miei diritti

La figlia del fuciliere di Marina conferma la sua omosessualità: noi siamo persone normali, con doveri e diritti.

Giulia Latorre con suo padre Massimiliano
Giulia Latorre con suo padre Massimiliano
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28 Gennaio 2016 - 18.38


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“Ho fatto questo coming out proprio per proteggere i nostri diritti e doveri, comunque. Noi siamo persone normali”. Così Giulia Latorre, figlia del sottufficiale di Marina Massimiliano accusato con il commilitone Salvatore Girone dalle autorità dell’India di aver ucciso in quel Paese due pescatori locali in un’operazione antipirateria, ha ribadito in un’intervista alla trasmissione televisiva ‘Pomeriggio 5’ la propria omosessualità.

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Il ‘coming out’ di Giulia Latorre, che compirà 23 anni il prossimo 15 febbraio, era emerso da una lettera che la ragazza aveva postato sul portale Facebook OmofobiaStop nei giorni scorsi, scatenando reazioni contrastanti.

“Qual è il problema?” ha domandato più volte Giulia Latorre rispondendo alle domande di Barbara D’Urso. La ragazza ha anche riferito che entrambi i genitori (che si separarono quando lei aveva tre anni) sono a conoscenza da tempo della sua omosessualità, anche se lei non ha mai detto esplicitamente né alla madre, con la quale vive da anni, né al padre di essere omosessuale.

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