Rosy Bindi non è famosa per il suo fare in punta di piedi. E non si è smentita questa volta, giustamente. “Qualcuno ieri, in commissione vigilanza, ha avuto il coraggio di dire che il monumento di Capaci e’ brutto. E’ bene che sia brutto, perché rappresenta un qualcosa di bruttissimo.
É grave che il direttore editoriale della Rai ironizzi sulla presidente dell’antimafia che ha detto che l’intervista a Salvo Riina è negazionista. Lo ripeto con consapevolezza”. Lo ha affermato la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, alla presentazione del report del Centro Studi “Pio La Torre”, commentando le parole di ieri in commissione Vigilanza Rai di Carlo Verdelli. Il figlio di Toto’ Riina, ha proseguito Bindi, “durante l’intervista è stato reticente ed omertoso e non gli si può permettere di affermare che la mafia sia tutto o niente. La mafia è una cosa diversa. I
mafiosi non sono odiati, sono amati ed è per questo che sono forti”.
Riina junior “quella sera – secondo la Bindi – non ha rescisso i legami, ha imparato talmente bene la lezione da sua padre che dice ai mafiosi, io ci sono. Altro che ironizzare”.
